Le circoscrizioni e le indennità |"Il Comune applica la legge" - Live Sicilia

Le circoscrizioni e le indennità |”Il Comune applica la legge”

Giusto Catania

A ogni presidente spetta un mensile da oltre duemila euro, ai consiglieri circa 500 euro. L'assessore al Decentramento: "La materia è regolamentata da una legge regionale, noi non possiamo fare altro che attenerci ad essa".

lo afferma l'assessore giusto catania
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PALERMO – Sono state pubblicate sull’albo pretorio del comune di Palermo le determine dirigenziali che stabiliscono le indennità di funzione e i gettoni di presenza di presidenti e consiglieri delle Circoscrizioni. Ai primi vanno 20 mila euro, 60 mila ai secondi. Ad ogni presidente spetta un’indennità pari al 40% dell’indennità di un assessore, per un totale di 2.027 euro. Ad ogni consigliere spetta un ammontare a sua volta pari a un quarto dell’indennità massima dei presidenti, quindi circa 500 euro mensili, variabili in base alle presenze in consiglio circoscrizionale e al rapporto con il numero di abitanti.

Va ricordato che nelle regioni a statuto ordinario presidenti e consiglieri di circoscrizioni devono offrire il proprio servizio gratuitamente poiché il decreto legge 78 del 31 maggio 2010 e la legge 122 del successivo 30 luglio hanno soppresso qualsiasi forma di indennità. Anche i recenti tagli alla spesa hanno confermato che i presidenti e i consiglieri non vanno retribuiti. Una possibilità che in Sicilia non c’è perché lo Statuto regionale non ha recepito la normativa nazionale in materia. Nel 2011, infatti, una circolare specificava che “le disposizioni citate sono materia riservata dallo Statuto alla potestà legislativa esclusiva della Regione siciliana”.

Nessuno scandalo, dunque, perché “il Comune di Palermo ha semplicemente applicato la legge. La materia è regolamentata da una legge regionale, noi non possiamo fare altro che attenerci ad essa”, spiega l’assessore al Decentramento Giusto Catania. “E comunque non farei un ragionamento sul risparmio. Se annullassimo tutti gli emolumenti di parlamentari e consiglieri comunali certamente risparmieremmo ma non so se sarebbe un bene per la democrazia. Il ragionamento non si fa sul risparmio ma sull’utilità. La scelta del Comune è quella di investire sulle Circoscrizioni”.


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