PALERMO – Sarà Maurizio Bernava a guidare la Cisl siciliana per i prossimi quattro anni. È stato rieletto nel pomeriggio di oggi a conclusione dell’XI congresso regionale che, presente il leader nazionale Raffaele Bonanni, ha riunito a Palermo 560 delegati delle nove province siciliane. Tema: “Un sindacato nuovo, partecipazione è cambiamento”. Bernava ha incassato il voto plebiscitario (164 sì e tre schede bianche) del consiglio generale espresso dal congresso. E su sua proposta, il consiglio ha anche eletto la segreteria. Ad affiancare il segretario sono stati confermati Daniela De Luca e Giorgio Tessitore.
Il congresso s’è chiuso con l’intervento di Bonanni che è tornato sulla svolta annunciata ieri dal presidente della Regione, Rosario Crocetta. Il governatore, dal pulpito dell’assemblea congressuale, aveva parlato di “riapertura del confronto sociale” e di un “piano concertato per il lavoro”. Parole che hanno rasserenato il clima. “Sono felice per la ripresa del confronto”, ha detto Bonanni. “Rinnovo alla Cisl siciliana il mio totale sostegno. E a Crocetta la disponibilità immediata della Cisl purché si discuta seriamente, territorio per territorio, di come far ripartire l’economia”.
I temi della crisi e del confronto sociale sono stati il cuore delle parole con cui Bernava s’è rivolto ai congressisti, a rielezione avvenuta. “La Cisl ha sempre lavorato per costruire un clima di cooperazione e collaborazione”, le parole del segretario. “Abbiamo avanzato proposte puntuali per un piano pluriennale che coniughi risanamento, sviluppo e solidarietà sociale. E abbiamo esercitato le pressioni necessarie. Ora che Crocetta ha riaperto il dialogo, ci aspettiamo che le nostre proposte abbiano seguito”. “Abbiamo un sogno – ha quindi continuato – vedere governo, forze politiche e sociali, enti locali siciliani, impegnati assieme per una strategia di sviluppo con poche priorità, che consenta davvero di attraversare la crisi”. Oltretutto un tale accordo, ha sottolineato, riprenderebbe le sollecitazioni dell’alleanza sociale che l’1 marzo di un anno fa portò in piazza assieme sindacati e imprese. “Anche oltrestretto darebbe credibilità alla Regione. E renderebbe più solida la legislatura assicurando interlocutori stabili alle forze sociali”.
Il segretario Cisl, ieri, aveva anche proposto al governo di chiedere al presidente dell’Ars una “convocazione straordinaria dell’Assemblea sull’emergenza crisi, in sessione aperta agli stati generali dell’economia e del lavoro”. Proposta che Giovanni Ardizzone aveva immediatamente accolto. Dal pulpito del congresso aveva dichiarato la “nostra disponibilità a promuovere il dialogo fra parlamento regionale e parti sociali sui temi più importanti per lo sviluppo, subito dopo l’approvazione della Finanziaria”.
Sul punto, oggi, si sono soffermati gli assessori regionali dell’Economia Luca Bianchi, e della Funzione pubblica, Patrizia Valenti. Entrambi, parlando ai delegati, hanno ricordato le aperture del governatore. “Le sollecitazioni critiche della Cisl sono state puntuali e positive. Alle forze sociali rinnovo il mio impegno affinché si contribuisca insieme a costruire un percorso di discontinuità con il passato”, le parole di Bianchi. E Valenti: “Dobbiamo ringraziare la Cisl per la criticità propositiva che aiuta il governo. Riconosciamo l’impegno del sindacato per il cambiamento. Serve il confronto e serve recuperare tempo ripartendo con la programmazione 2014-2020”.
Bernava, messinese, è al timone della Cisl Sicilia dall’aprile 2008: cinque anni, a oggi, che hanno visto il cambiamento “strategico e organizzativo”, come egli ama dire, della Cisl nell’Isola. E che hanno trovato riscontro in una serie di scelte compiute dal sindacato, anche a livello nazionale. Così la Sicilia è stata la prima regione in Italia, nel pianeta nazionale Cisl, ad attuare la regionalizzazione dei Caaf, con la costituzione di un’unica società in luogo delle vecchie società provinciali. Nel settembre 2011 la Cisl Sicilia è uscita dallo Ial. È stata introdotta la governance regionale unica tra Caf e Inas. E nel settembre 2012 è stato dato il via all’integrazione delle aree territoriali Cisl, col passaggio da nove a cinque province sindacali: Palermo-Trapani, Agrigento-Caltanissetta-Enna, Ragusa-Siracusa. Poi Catania e Messina.
Bernava, assertore convinto dell’autonomia della Cisl nell’agone sociale e in quello politico, incontra il sindacato quand’è ancora studente all’università, a Messina. È segretario provinciale della Filca di Messina (gli edili Cisl) fino al 1993. Nel ’94 entra nella segreteria nazionale Filca quando il sindacato cislino delle costruzioni è guidato dall’attuale leader nazionale Bonanni. Nel ’97 è commissario della Filca di Torino. Qualche anno dopo, nel 2001, sarà segretario generale della Cisl messinese. Il passo successivo è a Palermo da dove, dal 2008, regge le sorti del sindacato che in Sicilia associa 360 mila lavoratori il 52 per cento dei quali attivi.