CATANIA – La cittadella della Giustizia a Librino unica soluzione alla grave situazione etnea, soprattutto alla luce della chiusura delle sezioni distaccate dei tribunali della provincia. Ne è convinto Emanuele Binomo, presidente dell’Adiconsum di Catania e portavoce del Comitato Civico “Cittadella della Giustizia a Catania” che invita in primo luogo l’amministrazione comunale a realizzare la struttura che dovrebbe raccogliere tutti gli uffici giudiziari e di cui si parla da anni, a Librino. L’eventualità che l’opera, come affermato negli ultimi tempi, possa essere realizzata altrove – si è parlato dell’ex ospedale Ascoli Tomaselli, in centro città, o del quartiere di Nesima, ha spinto Bonomo a lanciare un appello all’amministrazione affinchè valuti i pro e i contro di tutte le ipotesi, stabilendo la realizzazione della Cittadella su terreno comunale e nel quartiere periferico.
Presidente, perchè insistere adesso sull’opzione Librino per la realizzazione della Cittadella della Giustizia?
Con la riforma, tutte le sezioni distaccate dei tribunali della provincia di Catania saranno trasferiti nel capoluogo etneo. Ciò determinerà l’acuirsi dei problemi di natura logistica degli uffici giudiziari catanesi. Problemi già presenti a Catania da parecchi anni e destinati, con questa riforma, a diventare insostenibili. Gli operatori giudiziari e i cittadini non possono più sopportare una situazione come questa che è ormai, a detta di molti, ai limiti dell’inverosimile. Catania ha bisogno di risposte organiche e definitive. La logica emergenziale non può dominare la scena per così tanto tempo, deve essere l’eccezione e non la regola. Purtroppo, in questi anni, è avvenuto l’esatto contrario: si è discusso di soluzioni tampone ma non si sa nulla. ancora, sull’unica ed improcrastinabile soluzione definitiva e cioè la realizzazione di una Cittadella della Giustizia nella quale potere accorpare tutti gli uffici giudiziari, sia quelli ordinari che quelli speciali.
Cosa chiede l’Adiconsum al sindaco e alla sua Giunta?
Di non continuare su questa strada. Intervenire sulle situazioni di emergenza è essenziale e sacrosanto, ma fermarsi solo a questo è da stolti. L’utilizzo dell’edificio scolastico in disuso, come nell’ipotesi di Nesima, può essere l’ennesima “buona o cattiva che sia” soluzione tampone, ma da questa Giunta e da questo sindaco ci aspettiamo di più. Ci aspettiamo che, in tempi brevi, decidano il luogo nel quale realizzare la Cittadella e ne avviino prontamente l’iter.
Voi sostenete che Librino sia il luogo ideale per realizzarla?
Premesso che noi del Comitato civico crediamo fortemente nel rispetto dei ruoli e sappiamo che la decisione ultima spetta legittimamente al neo sindaco e alla sua maggioranza, non abbiamo mai fatto mistero del fatto che, l’ipotesi Librino sia, a nostro avviso, quella più fattibile e per molti aspetti più vantaggiosa. Per questo motivo, anche alla luce dei nuovi risvolti organizzativi della macchina giudiziaria, invitiamo il Sindaco a riconsiderare tale opzione nonostante in passato l’abbia scartata.
Perchè?
Innanzitutto perchè, le nuove città giudiziarie, oggi, sorgono o sono progettate perlopiù in periferia. Penso a Napoli o a Bari. Nel caso di Catania, accogliendo l’ipotesi Librino, questa cittadella nascerebbe, in tempi relativamente brevi (tre anni circa dall’avvio dell’iter amministrativo) a due passi dall’aeroporto ed inoltre in una posizione più centrale rispetto all’intero distretto di Corte d’Appello che, come tutti sappiamo, comprende buona parte della Sicilia Sud-orientale. In più, quella zona di Librino è ben collegata con le più importanti vie di comunicazione della intera Provincia e della Regione, ha attorno un sistema viario e di parcheggi di tutto rispetto, l’area è molto ampia, sgombra e di proprietà del comune, conforme al PRG vigente, priva di carichi urbanistici significativi ed infine a breve sarà anche Zona Franca Urbana. Se a tutti questi vantaggi aggiungiamo: le ricadute occupazionali per l’intera città (previsti circa 450 addetti oltre l’indotto per tre anni e circa 160 milioni di Euro di investimenti privati), i benefici per Librino che migliorerebbe di gran lunga il proprio contesto urbano e si collegherebbe in maniera più stabile con il centro ed infine, benefici indiretti anche per il resto della città che migliorerebbe di gran lunga i suoi gravi problemi di mobilità, di traffico e quindi di vivibilità, ecco che il cerchio si chiude.
Insomma, alla fine cosa vi augurate?
Noi ci auguriamo che Enzo Bianco e la sua Giunta facciano un buon discernimento e alla fine scelgano per il meglio in un tempo congruo. Noi, abbiamo cercato di dare loro il nostro migliore contributo di attivi cittadini. Non pretendiamo che lo accettino, speriamo solo che venga cordialmente accolto e seriamente valutato.