Civico, apre Ginecologia oncologica | Ma esplode subito la polemica - Live Sicilia

Civico, apre Ginecologia oncologica | Ma esplode subito la polemica

L'inaugurazione della nuova struttura di ginecologia oncologica al Civico di Palermo

Da sindacati ombre su nomine e legittimità: esposto alla Corte dei conti. Il dg: tutto nella norma.

Palermo - Sanità
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PALERMO – Un polo d’eccellenza, unico nel Sud Italia, secondo i manager di Civico e Policlinico. Una “follia”, secondo i sindacati, che parlano di “norme disattese” e nomine troppo disinvolte. In mezzo, la nuova Unità operativa complessa della ginecologia oncologica sorta nella struttura dell’Arnas Civico.

L’inaugurazione oggi, nel nuovo Padiglione oncologico dell’ospedale palermitano. Presenti, tra gli altri, il rettore dell’Università degli Studi di Palermo Fabrizio Micari, il direttore generale del Civico Giovanni Migliore e il “collega” del Policlinico di Palermo Renato Li Donni. La gestione delle pazienti con patologie ginecologiche-oncologiche nelle varie fasce di età – questa la novità vera della struttura – verrà garantita da un’unica equipe che opererà in maniera integrata in ciascuna delle due aziende. L’occasione per l’inaugurazione è stata la prima giornata nazionale della Salute della donna promossa dal Ministero della Salute. “Un centro unico nel Sud Italia”, brindano i presenti. Mentre all’esterno montano le polemiche.

Legate anche alla nomina di quello che sarà il “primario” della struttura: il docente Vito Chiantera. “Siamo di fronte a una nomina dall’alto, senza alcun concorso”, attacca il responsabile della Cgil Renato Costa. Questo e altri dubbi sono state affidati a un esposto presentato alla Corte dei conti da parte dei sindacati (Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cimo, Cgil Medici e Cisl Medici). “Come è possibile – scrivono i sindacati – che, in assenza di qualsiasi forma concorsuale espletata, venga presentato pubblicamente un nuovo direttore della struttura complessa di ginecologia oncologica proveniente da altra regione? Come se l’Arnas non esprimesse indiscusse professionalità nel campo e come se l’espletamento di un concorso per direttore di struttura complessa fosse diventata una mera opzione”. Un dubbio al quale prova a rispondere Migliore: “Nella convenzione con l’Università – spiega – è previsto che la direzione del professore Chiantera sarà limitata al periodo che ci separa dall’espletamento del concorso, esplicitamente previsto nella stessa convenzione ”.

Ma non è quella l’unica nomina finita nel mirino dei sindacati: “Sono stati conferiti due incarichi – si legge nell’esposto – a tempo determinato ad altrettanti dirigenti medici selezionati attraverso un concorso per titoli e colloquio per la disciplina di ginecologia ed ostetricia. Nulla da eccepire, per lo meno da un punto di vista formale, se l’intento fosse stato quello di migliorare la risposta ad una domanda inevasa. Tuttavia l’offerta è assolutamente rispondente alla domanda, come peraltro è dimostrato dai tempi di attesa per intervento”. Una ricostruzione che non convince il mananger del Civico Migliore: “Ogni anno in Sicilia – spiega – 1.200 donne si ammalano di cancro agli organi riproduttivi. E oggi riusciamo a curarne solo la metà”.

Ma al di là delle nomine, a non convincere i sindacati è l’istituzione stessa di una struttura di questo tipo: “Un fatto poco comprensibile – spiegano – visto che l’offerta garantita dalla già esistente struttura di Ginecologia e Ostetricia è rispondente alla domanda”. Secondo i medici, la nuova struttura “è il frutto di un atto aziendale totalmente sganciato da criteri che tengano conto delle reali necessità e della domanda di salute, ma anche dai criteri del cosiddetto Regolamento Balduzzi”.

Nel più recente decreto ministeriale del 2015, infatti, la “disciplina di Ginecologia Oncologica non è contemplata”. I sindacati poi riconoscono all’assessore Gucciardi di “aver voluto porre rimedio ad alcune criticità rappresentate da una rete ospedaliera, non aderente agli standard del nuovo decreto ministeriale. Con la recentissima direttiva del 25 marzo 2016, – proseguono – si intende chiaramente porre un freno alla attivazione di nuove Unità operative complesse. Mentre l’assessorato pone i dovuti freni all’istituzione di Unità inutili, sembra che l’Unità operativa di Ginecologia Oncologica del Civico debba a tutti i costi e nonostante tutto essere attivata”.

E l’inaugurazione è stata accompagnata dall’entusiasmo dei presenti: “Oggi – ha dichiarato ad esempio Fabrizio Micari, Rettore dell’Università di Palermo – stiamo scrivendo un’importante pagina in una giornata in qualche modo storica”. “La ginecologia oncologica – ha aggiunto Giovanni Migliore – completa l’offerta assistenziale del Centro Oncologico ‘Maurizio Ascoli’ dell’Arnas Civico, assicurando una risposta eccellente al bisogno di cura delle pazienti affette da tumori dell’apparato riproduttivo grazie ad una virtuosa collaborazione tra Università e servizio sanitario regionale che, in tempi di spending review, inaugura una nuova e più efficiente modalità di gestione delle risorse”. “C’è un totale cambio di rotta perché per la prima volta si fa un accordo che mette insieme le risorse che vanno a vantaggio delle strutture – ha aggiunto Renato Li Donni, manager del Policlinico – questo è un modello che pensiamo di allargare ad altre unità operative”. “Essere qui insieme al Rettore e ai due Direttori generali, a cui non posso che essere grato, è testimonianza che in questa Regione vincono le sinergie – le parole dell’assessore Gucciardi – In questo giorno, fortemente simbolico, dedicato alla salute della donna, si sta realizzando a Palermo un forte esempio in cui il mondo accademico si apre con generosità. Tutto ciò mi rincuora”. Ma nel frattempo, ecco piovere i dubbi ed esplodere le nuove polemiche nella rovente Sanità siciliana.

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