Clan Santapaola, nuovo boss nel Catanese: 13 arresti, tutti i NOMI - Live Sicilia

Clan Santapaola, nuovo boss nel Catanese: 13 arresti, tutti i NOMI

I particolari dell'operazione Ultimo atto

CATANIA – Clan Santapaola, c’era un nuovo boss nel cuore della provincia di Catania, si tratta di Giuseppe Mancari detto “U pipi”: è uno degli arrestati dell’operazione ‘Ultimo atto’ dei carabinieri. In carcere sono finiti in 13 con accuse, a vario titolo, dall’associazione mafiosa al traffico di stupefacenti e alle estorsioni.

L’indagine

Un’inchiesta complessa, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Puleio. Mancari, condannato all’ergastolo con isolamento diurno, dopo l’indulto e la liberazione anticipata, era stato sottoposto a liberazione condizionale. In questo modo era tornato, tranquillamente, a comandare.

I nomi degli arrestati

Ecco i nomi degli arrestati, si trovano in carcere: Salvatore Manuel Amato, Fabrizio Distefano, Giovanni Gioco, Piero Licciardello, Giuseppe Mancari, Nunzio Margaglio, Carmelo Militello, Nicola Gabvriele Minissale, Alfio Muscia, Ferdinando Palermo, Mario Venia, Carmelo Vercoco.

I segreti del clan

“Si tratta di soggetti del clan Tomasello Mazzaglia – esordisce il comandante provinciale dei carabinieri Salvatore Altavilla – accusati di reati gravi, dall’associazione mafiosa alle estorsioni e traffico di droga”. Guarda il VIDEO

L’indagine nasce dal tentato omicidio di Davide Galati Massaro, avvenuto a Biancavilla nel 2018, commesso da Riccardo Pelleriti a colpi di kalashnikov, dopo una lite.

“Abbiamo documentato sei estorsioni – spiega il capitano dei carabinieri Gianmauro Cipolletta – in svariati settori, dai commercianti al dettaglio ai ristoratori. In particolare un’estorsione è stata compiuta durante la festa di San Placido, che prevedeva la consegna di soldi e di biglietti gratis agli uomini del clan, ben 2.000, destinati ai figli dei detenuti”.

Temevano le denunce

“Le estorsioni – continua il comandante Cipolletta – avvenivano anche a danno di attività itineranti, come il circolo Moira Orfei, il sodalizio era pronto a rubare la nafta e causare danni all’impresa”.

Il clan temeva che gli imprenditori si ribellassero al pizzo, ma nessuno ha denunciato: solo due imprenditori hanno confermato, durante le sommarie informazioni. “Questo rimarca l’importanza dell’indagine”, sottolinea il comandante provinciale. Tra gli interessi anche il traffico di droga e la gestione del trasporto dei prodotti agricoli. I camionisti erano assoggettati a un “dazio” da corrispondere ai malavitosi, che gestivano un’agenzia di trasporto. Tutti i fondi andavano nella cassa comune, utilizzata per mantenere i familiari dei detenuti.

Guadagni da capogiro

Per ciascun bancale trasportato, il clan incassava, attraverso una società di trasporto, 200 euro. Sequestrate due società di trasporto, del valore di 5 milioni di euro, si tratta della MM Logistic di Miriana Militello e M.N. Trasporti Srl.

Armi e droga

I carabinieri hanno sequestrato il kalashnikov del tentato omicidio di Davide Massaro Galati, 4 pistole calibro 9, una 7.65 con matricola abrasa. E ancora, sequestrata una piantagione di canapa indiana e un chilo di marijuana.


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