Un latitante afgano, Faizal Himet, di 24 anni, e’ stato arrestato dalla polizia con l’accusa di essere il componente di un’organizzazione internazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il giovane, sfuggito alla cattura il 6 luglio scorso, è stato arrestato in Sicilia da agenti delle squadre mobili di Lecce e Caltanissetta sulla base di un provvedimento restrittivo emesso dalla magistratura salentina nell’operazione chiamata ‘Sarafi’.
Le indagini a carico di Himet erano state avviate dalla squadra mobile di Lecce dopo lo sbarco, il 30 agosto 2010, a Porto Selvaggio, nel Salento, di 36 clandestini giunti in Puglia a bordo di un motoveliero battente bandiera statunitense. Gli accertamenti hanno svelato che l’organizzazione, a cui prendeva parte anche l’arrestato, organizzava i viaggi della speranza di cittadini mediorientali a bordo di yacht, velieri e gommoni oceanici che partivano dalla Turchia e dalla Grecia e approdavano in Puglia e in Calabria. Dopo lo sbarco gli immigrati clandestini, sempre con l’aiuto dei componenti l’organizzazione criminale, alcuni dei quali sono già stati arrestati, raggiungevano altre località italiane e del Nord Europa.