Un’azione collettiva per le richieste di rimborso dei biglietti pagati e non utilizzati o del sovrapprezzo di chi ha deciso di volare con un’altra compagnia, e di risarcimento danni per vacanza rovinata. A promuoverla è l’Adico, Associazione Difesa Consumatori, che chiama all’appello le migliaia di persone che in queste settimane hanno dovuto fare i conti con il crack di Windjet e con gli enormi disagi conseguenti.
Decine le segnalazioni e le richieste di assistenza già arrivate allo sportello di Mestre dell’Associazione, considerando che la rotta Venezia-Catania operata dalla compagnia low cost era stata una delle più gettonate per l’estate. In questi giorni di stallo, in cui ancora non si sa se la società siciliana tornerà ad operare o se si imboccherà la via del fallimento, il suggerimento di Adico ai passeggeri è uno solo: procedere prima possibile con una diffida ad adempiere. “La diffida agisce come tutela preventiva, con la quale il consumatore potrà farsi maggior forza nel momento in cui si andrà a battere cassa da Windjet – spiega il presidente di Adico, Carlo Garofolini – dal momento che, acquistando un titolo di viaggio, si conclude un contratto di trasporto, il vettore deve onorarlo fino in fondo ed è questo che chiediamo”.
Intanto Alitalia emetterà biglietti gratuiti per far rientrare 20 minori ucraini (più 2 accompagnatori) che sono ospiti di famiglie siciliane e che non potevano far ritorno a Kiev a causa dello stop dei voli Windjet. Oggi è arrivata anche la disponibilità dell’amministratore delegato della Wind Jet di farsi carico dei biglietti, ma Cecilia Dorangricchia, presidente dell’associazione Aquilone Onlus, che organizza i viaggi umanitari, ringraziandolo, lo ha informato che Alitalia aveva già risolto il problema.
“Grazie innanzitutto ai giornalisti – dice Dorangricchia – che hanno portato a conoscenza dell’opinione pubblica il disagio di questi minori. E grazie ovviamente all’Alitalia, al suo personale e ai suoi vertici, per la sensibilità dimostrata. Un ringraziamento all’Enac che ci ha garantito una preziosa assistenza, alla Prefettura di Palermo e all’Ambasciata dell’Ucraina in Italia”. I bambini partiranno il 31 agosto per Kiev.