GALATI MAMERTINO (MESSINA)- E’ terminato nella tarda serata di ieri il processo nei confronti di otto persone coinvolte a vario titolo nell’operazione “Colletti bianchi” che nel 2005 portò all’arresto dell’ex sindaco di Galati Mamertino, Giuseppe Iannì, e dell’allora comandante della stazione dei carabinieri dello stesso paese, Antonio Zurdi, e di altre due persone. L’operazione riguardava una serie di appalti pubblici nel Comune nebroideo, pilotati – secondo l’accusa – tramite l’interessamento del sindaco e del comandante della stazione locale dei carabinieri ma anche falsi verbali su indagini svolte dai militari e illeciti pagamenti di straordinari.
La sentenza del collegio del tribunale composto da Maria Pina Lazzara, Ines Rigoli e Ugo Molina, ha determinato la condanna a nove anni di reclusione per l’ex maresciallo, ritenuto colpevole di molteplici capi di imputazione. Allo stesso è stata comminata anche l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici. Sei anni sono stati inflitti all’ex sindaco Iannì, tre anni e sei mesi a Antonio Morgano, tre anni e tre mesi a Francesco Pigliacamo, un anno e sei mesi nei confronti di Antonio Emanuele e Rocco Amabile e Giuseppe Ditroia (pena sospesa), un anno e tre mesi a Totò Lombardo (pena sospesa). Pigliacamo e Morgano sono stati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni. Assolto invece Giuseppe Battaglia.