"Come fa il Pd a governare?" - Live Sicilia

“Come fa il Pd a governare?”

Rudy Maira (Udc)
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Se c’è un partito al momento in Sicilia che, al di là di un eventuale appoggio del Pd all’Mpa, sembra davvero in grado di fungere da ago della bilancia e salvare il governo dallo spettro delle elezioni anticipate, questo è l’Udc. Da quando il partito di Casini è uscito dalla giunta Lombardo, la situazione in seno alla coalizione premiata dalle urne è diventata sempre più ingovernabile, al punto da portare all’impasse odierna. Tanto più perché, da un po’ di tempo a questa parte, l’Udc fa fronte comune con l’ala “lealista” del Pdl, che come precondizione di un rinnovato sostegno al governo Lombardo chiede proprio il coinvolgimento dei centristi. Di questi e altri temi abbiamo parlato con il capogruppo dell’Udc all’Ars, Rudy Maira.

Onorevole Maira, l’Udc ha vinto il sondaggio di “Livesicilia” con il 39% dei voti, mentre l’Mpa ha ottenuto appena il 7%. Come interpreta questi dati?
“Fino a quando non si è fatto il Lombardo bis, l’Udc veniva visto da molti come il partito del potere per antonomasia, mentre in questa vicenda abbiamo dimostrato coi fatti di aver cercato tutto tranne la gestione del potere. E così oggi molti ci guardano con simpatia. Sarebbe stato semplice per noi far parte della giunta, ma questo sarebbe avvenuto alle condizioni di Lombardo, senza l’approfondimento del programma”.

Lombardo ha detto che per ora non ci sarà nessun altro incontro per la verifica di governo e nessun azzeramento della giunta.
“Noi restiamo fermi sulle nostre condizioni e lui resta fermo sulle sue. Vorrei però chiedergli a che serve tutto questo. Credo che abbiamo più ragione noi a volere subito l’azzeramento della giunta, piuttosto che Lombardo che intende farlo slittare a fine mese. Tra l’altro, si trova a dover affrontare una situazione pesante come quella dell’assessore Armao. Per non parlare di altri assessori, la cui presenza in giunta è diventata inopportuna. Mi riferisco a Venturi, che è stato inserito in giunta in qualità di tecnico e si è spinto a proporre una grande coalizione d’emergenza, oppure a Russo che sta portando avanti la riforma sanitaria a forza di decreti, con un comportamento che viene contestato anche dai sindacati. Di fronte a tutte queste incongruenze, la cosa più logica per il governo, che rischia di andare in esercizio provvisorio e approvare il bilancio ad aprile-maggio, è azzerare la giunta. Poi la può anche nominare dopo l’1 gennaio, ma intanto la deve azzerare”.

Azzeramento a parte, in quale modo si può davvero uscire dalla crisi?
“In questo momento non saprei, perché si sono radicalizzate delle posizioni di natura personale che sono molte lontane dalla politica. Includo pure me stesso: ci siamo bloccati su episodi personali che confondono le idee a tutti”.

Se doveste tornare a far parte della maggioranza originaria, rientrerete anche in giunta oppure vi limiterete ad appoggiare il governo per approvare le leggi necessarie alla Sicilia?
“Siamo pronti a votare in qualunque posizione, di maggioranza o di opposizione, le leggi che fanno veramente il bene della Sicilia. Il problema è che su queste leggi abbiamo idee diverse”.

Domani Lombardo presenterà all’Ars un programma di rilancio dell’azione di governo. Se questo programma dovesse essere positivo, ricomincerete a collaborare?
“Io non credo che Lombardo sarà in grado di portare in aula un progetto condiviso da noi e dal Pdl. Peraltro, bisogna risolvere il nodo dei punti all’ordine del giorno, in quanto saranno esaminati l’assestamento, il rendiconto e la mozione su Armao. Se non si affrontano queste tre questioni non si può andare avanti. In parlamento l’esposizione di un programma può essere fatta a condizione che l’aula sia disponibile a mettere da parte i punti all’ordine del giorno. Se l’Ars non è d’accordo, Lombardo non può semplicemente venire a Sala d’Ercole e dire come la pensa: le regole parlamentari vanno rispettate”.

Dopo che Cuffaro ha reso nota la lista delle poltrone occupate dall’Mpa nel cosiddetto sottogoverno, Lombardo si è sfogato contro l’Udc, dicendo che non si può governare con chi pensa solo a insultare.
“Se un presidente della Regione non accetta le critiche, allora non ci può essere dialogo. Cosa dovrebbe dire allora il parlamento siciliano che è stato costantemente offeso da Lombardo e da Russo, secondo i quali ci sono pezzi importanti di questo parlamento che difendono la mafia, il malaffare e le cose illecite? Abbiamo criticato il suo modo di fare politica e la costruzione del suo secondo governo. Se questa è un’offesa, allora non si può più parlare di politica”.

Secondo lei, quali sono stati finora i principali fallimenti del governo Lombardo?
“Gli Ato. Ci troviamo in una situazione di grande crisi sul piano igienico-sanitario perché sugli Ato, pur avendo sbandierato in più di un’occasione la necessità di una riforma, sostanzialmente nulla è stato fatto. In estate il governo ha presentato un ddl sulla situazione dei rifiuti in Sicilia, ma subito dopo lo ha ritirato. L’unica cosa che sappiamo è che il 31 dicembre si scioglierà l’Arra (agenzia regionale rifiuti e acque, ndr), che non verrà sostituita da un’altra autorità: questo significa che non ci sarà più controllo sul problema dei finanziamenti e dei controlli sugli Ato e sui Comuni. Altro che Campania. E poi vedo scricchiolii per la riforma sanitaria: da qui a un anno si evidenzierà come un altro fallimento del governo Lombardo perché la riforma, così come è stata ideata, non funzionerà e la nuova organizzazione sanitaria costerà forse più della vecchia”.

Leontini, che sta spingendo per un riavvicinamento tra voi e l’Mpa, ha detto che l’80% del testo della riforma lo ha scritto lui.
“Leontini si è impegnato moltissimo sulla riforma sanitaria anche perché ha conoscenze specifiche, essendo stato assessore alla Sanità in passato. Le cose buone che hanno corretto l’impostazione del ddl del governo sono intestabili a lui e a noi, che abbiamo proposto una serie di correttivi agli emendamenti. Correttivi prima condivisi da Russo e poi smentiti con decreti assessoriali”.

Lombardo si è detto pronto a governare col Pd. Che cosa ne pensa?
“Vediamo se le cose cambiano con il Pd al governo. Vorrei però capire come, perché, con quali motivi e giustificazioni, il Pd possa entrare in un governo con Lombardo. A parte i due assessori (Leanza e Di Mauro, ndr), gli altri deputati dell’Mpa sono in grande costernazione perché vorrebbero avere spazio e non ce l’hanno, o per la presenza dei tecnici o per l’accordo col Pd. I poveri deputati dell’Mpa sono destinati a fare i peones e credo che qualche malumore ci sia”.

Un’ultima domanda: ma a lei Lombardo sta simpatico?
“Io con Raffaele ho – non voglio dire ‘avevo’ – un rapporto d’amicizia che dura da trent’anni, consolidato anche in momenti difficili per entrambi. Siccome in politica, secondo me, viene prima l’amicizia rispetto a tutto il resto, mi auguro che questo rapporto non venga a mancare. Altrimenti, per quando mi riguarda, sarebbe un ulteriore dolore”.

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