Commemorazione di Capaci|Lombardo escluso da Maria Falcone - Live Sicilia

Commemorazione di Capaci|Lombardo escluso da Maria Falcone

Maria Falcone non invita il presidente della Regione alle commemorazioni della strage di Capaci: "Non possiamo richiedere la presenza di persone che hanno avuto contatti con la mafia”
Il ventesimo anniversario della strage
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“La Fondazione Falcone non può invitare persone che hanno avuto contatti con la mafia”. Lo strappo si è appena consumato: il presidente della Regione Raffaele Lombardo non è stato invitato alla commemorazione del 23 maggio, quando tutta Italia ricorderà il ventesimo anniversario della strage di Capaci, nella quale persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. A confermare a LiveSicilia.it la notizia è Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, che in questi giorni ha fatto partire gli inviti per la manifestazione.
Lombardo è l’unico escluso. “Abbiamo invitato tutte le principali autorità locali”, spiega Maria Falcone. Con l’eccezione, appunto, di Raffaele Lombardo, che proprio oggi dovrà difendersi dall’accusa di concorso esterno all’associazione mafiosa che gli viene contestata nell’udienza preliminare in programma (salvo rinvii) a Catania alle 15. “Lombardo – dice Maria Falcone – è imputato per mafia. La Fondazione Falcone, per lo spirito che la anima, non può invitare un esponente politico che ha avuto contatti di questo tipo”.
Quello della Fondazione Falcone non è il primo strappo con il quale Lombardo ha dovuto fare i conti dopo l’imputazione coatta. Già nei giorni scorsi, il presidente della Regione ha dovuto rinunciare alla visita di Elsa Fornero, che il 30 marzo avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa congiunta con il governatore proprio all’indomani dell’ordinanza di imputazione coatta firmata dal gip Luigi Barone. Ufficialmente il ministro del Welfare ha detto di essere stata trattenuta da “impegni istituzionali improvvisi e inderogabili”, ma a malignare, in quel giorno di fine marzo, sono stati in molti. Adesso, però, lo strappo è più netto: la posizione è ufficiale e il momento, appunto il ventennale delle stragi, solenne. Tanto solenne, secondo Maria Falcone, da non poter accogliere un presidente imputato.


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