Commemorazione Orcel, Ridulfo: "Ha rappresentato cuore Palermo" - Live Sicilia

Commemorazione Orcel, Ridulfo: “Ha rappresentato cuore Palermo”

Il ricordo della Cgil a 11 anni dalla morte del sindacalista ucciso dalla mafia
LA RICORRENZA
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PALERMO – “Orcel è stato un grande dirigente sindacale, ha rappresentato il cuore di questa città. Giovanni Orcel e Nicolò Alongi hanno tentato di unire il mondo del lavoro, il mondo della fabbrica e quello della campagna. Seguendo l’esempio di Orcel, la Cgil cerca di unire le battaglie per i diritti del lavoro precario, discontinuo e sfruttato a quelle per evitare la sottrazione dei diritti nel mondo fatto di lavoro a tempo indeterminato”.

La commemorazione

Lo ha detto il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo alla commemorazione per i 101 anni dalla morte di Giovanni Orcel, ucciso dalla mafia il 14 ottobre 1920. La Cgil e la Fiom hanno deposto una corona sotto la lapide che ricorda l’assassinio del dirigente sindacale. Alla cerimonia sono intervenuti Francesco Foti, della Fiom Cgil, Dino Paternostro, responsabile Legalità e memoria storica della Cgil Palermo e Umberto Santino,presidente del centro documentazione Giuseppe Impastato. “Provare a tenere unito il mondo del lavoro – ha aggiunto Ridulfo – è il nostro sforzo quotidiano.

Anche in questi giorni in cui il mondo del lavoro appare diviso, e sono esplose contraddizioni e contrapposizioni sulla questione del Green pass e dell’obbligo vaccinale, il compito del sindacato è tenere assieme le ragioni delle persone, diritto alla salute e alla sicurezza. Con le assemblee nei luoghi di lavoro, e in tutti i modi, stiamo provando anche a esercitare una funzione pedagogica, svolgendo il nostro ruolo per spingere le persone e tutti i lavoratori, precari e tutelati, a prendersi cura di sé ma anche degli altri”. La figura di Orcel dirigente sindacale della Fiom è stata ricordata da Francesco Foti, della Fiom Cgil Palermo: “Per noi Orcel è stato punto di riferimento con le sue idee e la sua lotta di classe per migliorare le condizioni dei lavoratori del Cantiere Navale. Fu protagonista dell’occupazione del Cantiere contro le gabbie salariali e il caro vita.

E anche noi, a distanza di 100 anni, esattamente 11 anni fa, abbiamo dovuto occupare per dieci giorni il cantiere navale per contrastare il tentativo di chiudere il più antico stabilimento navale d’Italia. Ci siamo opposti, rivendicando equità con i cantieri del Nord e gli stessi carichi di lavoro. E una settimana fa la notizia di una nave intera che porterà occupazione e lavoro per i tanti metalmeccanici palermitani disoccupati e rilancerà la mission produttiva del cantiere di Palermo. Orcel con le sue idee e le sue battaglie rappresenta in pieno il sindacato di oggi”.


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