Commercio, aumentare le metrature dei negozi: il sì del sindaco di Acireale

Commercio, aumentare le metrature dei negozi: il sì del sindaco di Acireale

Il placet delle associazioni di categoria
ATTIVITÀ PRODUTTIVE
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CATANIA – Una proposta che piace ai sindaci e alle associazioni di categoria. Incassa infatti anche il placet del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, la proposta dell’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, di portare fino a 600 mq la metratura delle attività commerciali nei centri delle città siciliane. Attualmente è di 200 mq (150 mq nei comuni sotto i 100.000 abitanti). L’emendamento sarà esaminato lunedì all’Ars, nell’ambito dell’approvazione della legge finanziaria. Nella giornata di ieri il sindaco di Catania, il meloniano Enrico Trantino, e l’assessore comunale al ramo, il salviniano Giuseppe Gelsomino, hanno espresso parere favorevole a una iniziativa che – dalla loro prospettiva – dovrebbe favorire l’accesso delle grandi marche in quei centri che già hanno varato massicci piani di pedonalizzazione. 

Il sindaco di Acireale approva

È un’occasione per tutti gli addetti del settore per rilanciare le proprie attività; per noi sindaci, che le vediamo soffrire, soprattutto nelle strade cittadine più importanti, la consideriamo una grande opportunità per migliorare gli assortimenti dei singoli negozi, per contrastare la concorrenza su Internet e per attrarre marchi importanti”, dalla ‘città delle cento campane’ Barbagallo dà parere positivo al piano proposto da Tamajo. Auspicandosi, inoltre, che la norma al vaglio dell’Assemblea regionale “sia giudicata senza pregiudizi, soprattutto politici”.

Intanto, anche l’accese Nicola D’Agostino, deputato Ars di Forza Italia, fa un passo avanti e si esprime favore della proposta dell’assessore alle Attività produttive. “Perché – ha dichiarato – negare che il commercio ha necessità di riforme? Perché rimanere indietro rispetto al resto del Paese? Qui non si tratta neppure di pensare al futuro, ma a quel presente negato fino a oggi ai commercianti siciliani, che rischieranno di ritrovarsi legati a schemi del passato ormai anacronistici”.

Confcommercio e Federdistribuzione

Una norma che potrebbe invertire la “desertificazione” imprenditoriale dei centri siciliani: lo pensa Gianluca Manenti, presidente di Confcommercio Sicilia. “Stimolare nuove aperture di aziende disposte a investire nei centri storici delle città dell’Isola – ha detto –  significa creare un panorama economico adeguato nel tentativo di favorire l’impegno delle piccole attività, molte delle quali costrette a chiudere i battenti proprio a causa del fenomeno desertificazione. Si invertirebbe, dunque, una tendenza contro cui Confcommercio si batte ormai da anni”.

Anche Federdistribuzione esprime apprezzamento. “Riteniamo che questa norma vada nella giusta direzione di modernizzare e semplificare lo sviluppo delle attività commerciali”, ha dichiarato il presidente Carlo Alberto Buttarelli. “Perché consentirà  – ha aggiunto – anche alle imprese locali di ogni dimensione di intervenire nel rivitalizzare molte aree delle città e dei centri storici, sostenendo nuovi investimenti e creando occupazione”.

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