L'Ars riprova a fare leggi | Ecco tutti i ddl che aspettano - Live Sicilia

L’Ars riprova a fare leggi | Ecco tutti i ddl che aspettano

Dopo la lunghissima sessione di bilancio, tocca agli altri ddl. I primi a essere esaminati.

COMMISSIONI AL LAVORO
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PALERMO – E dopo la lunga, lunghissima, sessione di bilancio, chiusa con l’approvazione del collegato, l’Ars può ricominciare a fare leggi. O forse, visto l’esiguo bilancio di provvedimenti votati, è il caso di dire può cominciare. Oggi tornano a riunirsi le commissioni e tra le varie audizioni in programma, ecco nell’ordine del giorno dei lavori un pugno di disegni di legge da esaminare. Nella Prima, ad esempio, oggi si discute della controversa proposta di modifica in materia di doppia preferenza di genere. Il disegno di legge di Forza Italia prevede sostanzialmente l’abrogazione della doppia preferenza uomo-donna. La norma provocò polemiche anche all’interno del partito berlusconiano. Oggi il suo iter in commissione prosegue anche con una serie di audizioni. All’ordine del giorno della Prima commissione anche l’esame e l’eventuale votazione finale del ddl di progetto di legge costituzionale da da proporre al Parlamento nazionale in materia di riconoscimento degli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità. Attende anche il ddl che contiene norme in materia di revisori dei conti.

In Commissione Bilancio invece si parla del caso Italkali con l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao. Ma l’ordine del giorno contempla anche l’esame di diversi disegni di legge, quattro per la precisione, come quello sulle politiche giovanili. In Quarta commissione si parla invece di concessioni demaniali marittime con audizioni. Anche qui attendono all’ordine del giorno ben cinque disegni di legge, per lo più in materia di rifiuti, come quello sull’ecoincentivo e la riforma degli Ato.

Al netto delle leggi di bilancio, la produzione normativa di quest alegislatura è ancora abbastanza ferma al palo. La settimana scorsa Sala d’Ercole è riuscita a votare un paio di leggi, una in favore dei soggetti con difficoltà di apprendimento, e una per “la valorizzazione del patrimonio storico culturale dei siti legati alla Seconda Guerra Mondiale”. Si aggiungono a quella che ha modificato le competenze della commissione Antimafia, a quella che ha stabilito un regime transitorio (per lo più proroghe) per le ex Province, a quella che ha aggiunto la parola “Terme” al nome di alcune cittadine e a quella che ha modificato i confini tra Grammichele e Mineo. Finanziarie e annessi e connessi esclusi, questo è il bilancio della legislatura. Che da oggi l’Ars prova a rimpinguare.

 

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