Scatterà alla mezzanotte di oggi e si protrarrà sino alla conclusione delle operazioni di voto, lunedì 29 maggio alle ore 15, il silenzio elettorale, il divieto assoluto, cioè, di svolgere attività di propaganda elettorale e di diffondere messaggi, con qualsiasi mezzo, volti ad orientare il voto degli elettori.
Tale divieto è sancito e regolamentato, anche in ordine alla sanzione amministrativa pecuniaria a carico dei trasgressori, dalla legge 212/56. Analogamente, ma col rango di raccomandazione, tale disposizione riguarda anche piattaforme web e social, come stabilito nelle linee guida AgCom.
In occasione delle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio – che stanno coinvolgendo 129 comuni in tutta la regione fra i quali quattro capoluoghi di provincia (Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani) – il Corecom Sicilia, organo funzionale territoriale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha intensificato la propria attività di monitoraggio sul rispetto del complesso normativo e regolamentare della par condicio.
Corecom: “Sotto osservazione le attività delle Amministrazioni Comunali”
“In particolare sono stati tenuti sotto osservazione, e continueranno ad esserlo anche nelle prossime settimane laddove si dovessero verificare dei turni aggiuntivi di ballottaggio, le attività delle Amministrazioni Comunali – anche quelle svolte utilizzando pagine e profili social istituzionali – in relazione al rispetto del divieto di comunicazione istituzionale (con la sola eccezione delle informazioni indispensabili e comunque da rendere in maniera impersonale) e il sistema radiotelevisivo locale in rapporto al rispetto delle disposizioni a tutela del pluralismo”, afferma una nota.
Le istruttorie
Ad oggi, sia sulla base delle attività svolte d’iniziativa dagli uffici sia su segnalazione, sono state avviate quattordici istruttorie a conclusione delle quali, come previsto dalla normativa, è stata avanzata all’AgCom una proposta deliberativa sulla quale si dovrà pronunciare l’Autorità.