CATANIA – Si definisce una “normale cittadina” ma è la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle. E’ sicura di sè, Lidia Adorno, quando si definisce “tra i favoriti” e quando illustra a LivesiciliaCatania il programma con cui i “grillini” intendono governare la città, nonostante le difficoltà economiche, non risparmiando commenti infuocati ai concorrenti.
Prima di iniziare, ci spiega gli umori della base del M5S intorno al suo nome? il movimento è compatto?
La convergenza attorno al mio nome è assoluta. Noi siamo un gruppo democratico, per cui ci sono sempre delle discussioni su qualsiasi argomento. In ogni posto democratico, non tutto è monolitico, ma c’è una visione allargata di ogni questione. Siamo trasparenti e facciamo le cose alla luce del sole. Spaccature intorno alla nostra lista non ce ne sono e siamo gli unici tra i grandi favoriti ad avere una lista unica. Bianco ne ha 7 e Stancanelli ne ha 4.
Ci parli del votro programma in cinque punti.
La prassi del Movimento 5 Stelle vuole che si inizi eliminando gli sprechi. Partiamo dalla situazione del Bilancio comunale, che è ingessata dall’enorme mole di debiti: noi dobbiamo andare a incidere sulle voci che hanno portato a questa condizione. Ad esempio, in via della Carvana, abbiamo degli immobili per cui il Comune paga un affitto di 873.488 e che dovrebbero ospitare il Tribunale del Lavoro che, in realtà, è ancora sito in via Verona. Questo è solo uno dei tantissimi esempi di sprechi che si potrebbero eliminare. Secondo punto, la riduzione dei costi della politica. Noi ci ridurremo gli stipendi, dal sindaco agli assessori, ai consiglieri comunali; accorperemo le partecipate per ridurre le nomine politiche e quindi i Cda. Terzo, per quanto riguarda la nettezza urbana, adotteremo la strategia Rifiuti Zero, spingendo verso il riuso dei materiali. Per fare questo, ovviamente, dobbiamo potenziare la raccolta differenziata, ferma a percentuali ridicole, appena il 12%, attraverso il sistema della raccolta differenziata porta a porta, che creerà anche posti di lavoro oltra a migliorare l’ambinete e a consentire il riuso dei materiali. Relativamente a questo, pensiamo di creare un impianto di biogas per creare energia dai rifiuti solidi urbani. Quarto punto: per noi è importante ridurre i costi energetici. Abbiamo previsto, ad esempio, secondo una legge del 1991 che vuole i Comuni con 50 mila abitanti si dotino di questa figura, di creare l’Energy manager che serve proprio a ridurre i costi energetici del Comune. Quinto step, su cui io punto moltissimo: per noi, l’economia deve partire dalla cultura e dal turismo. A proposito, a Catania vorremmo che il porto si vocasse a questo, spostando il mercantile ad Augusta, che si valorizzassero i musei, le chiese e i monumenti, che si realizzasse un piano turistico complessivo.
Quale pensa possa essere il principale problema da affrontare se arrivaste a conquistare Palazzo degli Elefanti?
Ovviamente, quello economico. Noi siamo in una situazione di predissesto e chiaramente questo condizionerà la vita del cittadino, almeno fino al 2022, sempre se la Corte dei conti approverà il piano di rientro.
Vuole definire, in una parola, gli altri candidati sindaco, a partire da quello uscente?
Raffaele Stancanelli, pessimo amministratore, Enzo Bianco, discreto oratore; Maurizio Caserta, competente; Tuccio D’Urso, vecchia politica; Matteo Iannitti, un comunista giovane; Lidia Adorno, una cittadina normale.
Noi non siamo nei cartelloni dove non mi vedrete mai perchè non abbiamo finanziamenti pubblici e quindi nei 6×3 non mi si vedrà. Io sto prevalentemente tra la gente, nei mercati, nelle strade, a parlare con le persone, a chiedere quali siano i problemi causati da un’economia bloccata, frutto di quella che è stata la gestione economica a livello nazionale ed europeo.
Se non dovesse vincere al primo turno e non arrivasse neanche al ballottaggio, su chi pensa verranno dirottati i voti dei 5 Stelle?
I voti noi non li possiamo dirottare perchè sono voti liberi che appartengono ai cittadini.
Verrà Beppe Grillo?
Non so ancora dirle la data esatta, ma verrà.
Catania può diventare una città a 5 Stelle?
Penso di sì.