PALERMO – I dirigenti del comune di Palermo scendono sul piede di guerra contro la giunta Orlando. Con una nota, infatti, la Direl (Federazione nazionale dei dirigenti degli enti locali) ha proclamato lo stato d’agitazione degli alti burocrati contro la delibera che ha tagliato gli stipendi di mille euro l’anno. “Senza alcuna preventiva e opportuna comunicazione alle organizzazioni sindacali della dirigenza – si legge nella nota del sindacato – la giunta comunale ha proceduto alla revisione della gradazione dei servizi dirigenziali disponendo, tra l’altro, la riduzione a decorrere dal primo febbraio, di un importo annuo a regime di mille euro (comprensivo di tredicesima mensilità) della retribuzione di posizione attribuita a ciascuna delle 91 posizioni dirigenziali. Nei fatti l’amministrazione non solo ha prodotto una riorganizzazione in spregio dei criteri generali di cui la stessa si è dotata e poco funzionale, avuto riferimento ai servizi da rendere alla cittadinanza, ma ha infine nei fatti scaricato l’esito della stessa sul personale dirigente di quest’amministrazione, arrecando allo stesso un danno economico di non poco conto considerato che gli effetti della delibera 8 del 2015 sono destinati ad incidere nel tempo sia sull’indennità di risultato, ridotta la minimo contrattualmente previsto, sia sull’indennità di posizione come sopra detto. Alla luce di quanto sopra rappresentato, la scrivente dichiara l’agitazione del personale dirigente di questa amministrazione e invita l’amministrazione all’immediato ritiro del provvedimento, nonché alla rivisitazione dell’organizzazione degli uffici e dei servizi. Viene convocata l’assemblea del personale dirigente per lunedì 26 gennaio alle 9.30 presso i locali di Piazza Giulio Cesare n. 52, piano 4”.
La Direl proclama lo stato d'agitazione per la delibera con cui l'amministrazione ha operato il taglio delle retribuzioni: "Scaricano su di noi i prodotti di una riorganizzazione poco funzionale".
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