No ai termovalorizzatori ..
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Condanna, condanna..
In galera i colpevoli.
donna falsa , furba , incapace di affrontare con il suo popolo dei suoi errori o falsita' dette e fatte.
Cosa ha realizzato in termini di sviluppo e progettazione questo Ente ?
Saranno un dettaglio i marciapiedi di Palermo; in cui sono caduta rovinosamente battendo la testa. Riportando un trauma cranico e 24 ore in osservazione al Pronto Soccorso.Prima delle grandi opere si occupi di evitare che ciò che è accaduto a me non si ripeta.
Tutte le valutazioni espresse dalle persone autorevoli riportate nell’articolo dimostrano la difficoltà di valutazione sia del Sindaco che del reale cambiamento della città di Palermo, luogo della memoria.
È un cambiamento in corso, che deve essere potenziato dall’apporto dei giovani e dalle persone che con una azione quotidiana,costante, discreta, concorrono migliorando la propria esistenza,
a dare un apporto concreto per il bene della collettività e della crescita civile e culturale della città. Lui ha creato i presupposti affinché questo percorso possa dare nel medio periodo risultati concreti.
Secondo me lui con il suo carisma doveva essere il leader della DC di Piersanti Mattarella, Tina Anselmi, Giorgio La Pira, Alcide De Gasperi Don Sturzo. Un democratico popolare forte, nuovo, limpido, riformatore con i valori esistenziali dalle persone-esempio che ho elencato. Ha sperimentato nuove formule ma purtroppo con risultati temporanei.
Se ha ancora energia e voglia può dare un apporto importante e qualificato con il suo carisma per la creazione di un movimento riformatore democratico e popolare. Vedremo!
Orlano è Palermo. Nel bene e nel male.
Orlando per 30 anni ha governato Palermo raccontando storie di una città che non c’è. Ha cavalcato, con vigore oratoriale, tutte le stagioni politiche per il suo rendiconto e basta. Le sue “rivoluzioni” si sono interrotte dove lui non aveva più alcun interesse politico. E’ una sorta di Lauro palermitano, incapace di andare oltre il racconto. La disgrazia è che non esiste una alternativa politica. Una classe dirigente intelligente, seria e preparata.
In questo sito c’è un articolo su Orlando in visita ad Amburgo che spiega molto bene che uomo è Orlando e che risponde perfettamente allinterrogativo che pone l’autore di questo articolo. Cercatelo ne vale la pena.
Nessuno parla più del centro storico , del progetto di risanamento degli anni 90 ,
delle assemblee cittadine dove venivano presentati i plastici le tavole , il futuro .
Oggi lo stesso rito si presenta con la presentazione della visione futura della città ,
con i tram , le zone verdi , i prati fioriti , le pedonalizzazioni , si ripete la stessa pièce .
Ma il risanamento del centro storico a 30anni di distanza si è rivelato un fallimento ,
le tavole ed i plastici , sono ormai impolverati , il sogno di cambiarne il volto deturpato ,
si è infranto . Chi ci assicura che la stessa storia non si ripeta con il tram !!!!!!
Poi finite almeno un progetto , e poi cominciate con un altro . Se no diventeremo
la città delle grandi incompiute .
Non ho potuto purtroppo apprezzarlo per ragioni d’età nei suoi primi anni da Sindaco democristiano di questa città, ma l’attuale Leoluca Orlando è sotto tutti i punti di vista uno dei migliori Sindaci che abbia mai avuto Palermo. I critici del suo operato? Leoluca li ha sempre avuti ma non me ne sorprendo affatto considerando che per moltissimi palermitani il migliore sindaco continua ad essere un certo Vito Ciancimino.
Purtroppo ha solamente messo un po di trucco ad una vecchia signora, illudendola di renderla più giovane agli occhi degli sconosciuti.
Strade sporche con manto stradale inesistente soprattutto nelle periferie,tasse alte per servizi fatiscenti che nn funzionano,carenza di asili nido,per nn parlare degli eterni cantieri che esasperano i cittadini,be che dire tutte strisce blu,ztl e arabi a go go
Orlando e’ come quello che sa fare tutte cose ma in realta’ non sa fare niente.Fumo fumo e basta.
Una parte di Palermo, cioè la minoranza che lo vota sempre.
Un sindaco scadente come Cammarata supero Orlando come amministrazione.
Carisma con chi? Con una parte di Palermitani. Fai deiparagoni fuori dalla realtà.
Nel male!!
Infatti, una città che nei racconti non esiste, ma è solo nel suo immaginario! Non credo che questo personaggio abbia a cuore la vivibilità dei cittadini che, al netto delle contraddizioni di cui sono dotati per dna, subiscono quotidianamente il degrado di questa città e l’abbandono da parte di una NON amministrazione comunale! Basterebbe poco a rendere la vita dei cittadini di Palermo migliore sotto tanti punti di vista, ma ciò comporterebbe delle scelte ” impopolari ” che non si è disposti a prendere.
I soliti pollici versi del team!
Uno dei peggiori della storia d’Italia!
Si commenta da solo andando in giro Palermo. È stato ed è un bluff x la ns città
Un politico come tanti altri che ha costruito la sua immagine meglio degli altri.
…ci ha azzeccato.
Orlando è il classico eccezionale uomo dai mille talenti,ma che non hanno il dono della moderazione.
Lui può essere un ottimo anfitrione, padrone di casa, ma gli è molto difficile essere un co -inquilino.
Su Palermo …
Divenne Sindaco e già era in disaccordo con la DC , ma anche con gli intellettuali in primis Sciascia.
Motivi diversissimi ovviamente; Sciascia gli rimproverava di aver innescato il “potere dell’antimafia” che per lo scrittore significava un potere “altro” tanto quanto lo era la mafia rispetto allo Stato. Alla luce delle accuse del “Sistema Montante” Sciascia è stato profetico, ma forse nemmeno lui da scrittore fantasioso poteva arrivare a pensare alla mutazione dell’uno nell’altro potere.
L’uomo ….
E’ colto, diretto ed appartiene a quella specie di persone che quando parlano lo senti nel cuore, a prescindere da cosa e come le dicono le cose; foss’anche per recitare l’elenco telefonico (esiste ancora?).
Il Sindaco …
Ha fatto né più né meno che “amministrativamente” altri hanno potuto fare, ma il suo comunicare, saper stare tra la gente e parlare e farsi capire da tutti i ceti ne hanno fatto il Sinnacollando: amato ed odiato come lo è un buon padre quando fa un dono o una reprimenda ai propri figli.
Il futuro …
Palermo saprà ritrovarsi, lo ha fatto negli anni e lo farà ancora e i palermitani resteremo tali sempre, come da sempre lo siamo: un po’ ….così !!!
Ho conosciuto il primo Orlando, quello del 1985, e la trasformazione del 1987/1988 durata sino al 1990.
Ho conosciuto i successivi Orlando, quelli del 1993 e del 1997, e l’ho rivisto dal 2012.
Ha detto il Presidente Mattarella; nel 1990 è finito un ciclo, importante, ma si è chiuso.
Per sempre.
Allora si facevano le grandi opere, con i finanziamenti di Italia ’90; oggi la città è piena di cantieri che non si chiudono mai (di questi giorni la notizia dell’abbandono del cantiere di via Roma), la circolazione è impossibile, il trasporto pubblico funziona soltanto su alcuni assi centrali, ma in periferia non c’è scelta.
Alcune partecipate hanno grandi affanni e, dopo il fallimento di Amia e Gesip non è che le sostitute Rap e Reset stiano meglio, sono prossime al fallimento anch’esse, come anche Amat, a cui è stato accollato un tram dai costi insostenibili.
il Comune è inzeppato di gente non qualificata che costa un botto e produce poco, evidentemente i criteri di selezione e di acquisizione del personale – a cui Orlando non è stato estraneo – non hanno lavorato correttamente.
Ci vorranno almeno 10/15 anni dopo il 2022 prima che la città si possa scrollare di dosso le empi scelte di quello che fu un tiranno illuminato e che si è tramutato in semplice tiranno.
E’ fondamentalmente un onesto megalomane a cui piace il potere e mettersi in mostra.
Da Sindaco ha fatto molto per risanare il centro storico; il resto della città è oscenamente abbandonato.
Fin quando ci sarà lui, gli stigghiolari abusivi saranno tutti al loro posto come è stato fino ad oggi, e nessun vigile urbano andrà a disturbarli. Il controllo del territorio, da parte del Comune amministrato da Orlando, è assolutamente scarso e carente.
Un democristiano del secolo scorso, un abile gesuita che fino a quando c’erano i soldi ha gestito i propri feudi straparlando di servizio pubblico da difendere. Dopo trenta anni resta qualche striminzita isola pedonale, un centro storico scarsamente valorizzato, illegalità diffusa, periferie senza speranza, Bellolampo e tanti slogan vuoti
Leoluca Orlando Cascio? Si parla di lui? Del paladino antimafia a chiacchere? Quello che firmo’ gli esposti contro Giovanni Falcone nell’era del corvo di Palermo? Quello che accusò Giovanni Falcone di tenere nascoste nei cassetti della Procura di Palermo le prove contro i politici legati alla mafia? Quello che ha sempre utilizzato la stampella giudiziaria sulla quale poggiare la propria debolezza politica? Quello che ebbe Vito Ciancimino nella sua giunta comunale nei primi anni 90? Quello che accusò di intelligenza con la mafia, sapendo di mentire, il maresciallo dei Carabinieri Antonino Lombardo, ossia, l’unico uomo di legge che riuscì a portare le preziosissime informazioni che condussero all’arresto di Totò Riina? Quello che ha ridotto la città ad uno schifo italiano? Città che non è in preda al malaffare? Questa città è cento volte di più al malaffare oggi di quanto non lo sia stata negli anni 90, ma di cosa parlate? Ma lì leggete gli articoli di cronaca? Una città in cui la mafia è arrivata ad imporre i propri uomini finanche nei locali della movida palermitana? Finitela con la demagogia ed aprite gli occhi. Il dopo Orlando Cascio non potrà mai essere peggio di trent’anni di gestione di questo sindaco. Abbiate il coraggio di dire la verità!!
Caro Puglisi, concordo pienamente con quello che disse Sergio Mattarella qualche anno fa :
“Per me la primavera di Palermo è finita nel 1990. Stavamo cambiando molto: in profondità, gradatamente, ma velocemente (…). Bisognava continuare. Per questo giudicai un errore la scelta di creare la RETE. Orlando voleva dare un’accelerazione che capitalizzasse il rinnovamento. In realtà lo incanalò su un binario morto”.
Il Presidente Mattarella aveva ragione. La “primavera “ a Palermo è finita quando Orlando decise di fare il “ il leader nazionale”. Se le grandi infrastrutture a Palermo non si sono mai viste, e ancora oggi paghiamo un gap con il resto d’Italia lo si deve a quella scelta fallimentare.
Dal 1990 Orlando ha smesso di fare il sindaco è ha cominciato a fare il “leader” è i risultati si sono visti.
Ha ragione l’on Penna quando sostiene “Il secondo Orlando ha tradito il primo. Il primo catalizzava la speranza, il secondo catalizza delusione. Chi l’ha votato alle scorse elezioni è stato mosso dalla disperazione, perché non c’erano concorrenti all’altezza, capaci di intercettare il bisogno di una rottura”.
Nonostante il fallimento del “secondo Orlando” onestamente bisogna ammettere che è stato grazie a Leoluca Orlando che ci fu in città una svolta fondamentale. Senza il “primo Orlando “, cioè quello della giunta esacolore ( 1986- 1990 ) , la città non sarebbe cambiata e il palazzo sarebbe stato preda del malaffare e della mafia.
Il “ritorno” , nel 2012, è stato un grande fallimento.
Da tempo la carica innovativa del “primo Orlando” si era esaurita e abbiamo visto una brutta caricatura di quel giovane sindaco che alla fine negli anni 90 rivoluzionò non solo la città ma diede speranze a tanti giovani.
Dopo di allora Orlando Cascio ha “amministrato” Palermo raccontando storie di una città che non esiste . Ha cavalcato, spregiudicatamente, tutte le stagioni politiche per il suo interesse e basta. È passato da CxU alla “sinistra tranviaria” di Rifondazione comunista . Le sua “rivoluzione” è ormai un lontano ricordo .
Le giunte del primo periodo erano formate da persone preparate e competenti e di grande spessore culturale, oggi Orlando ama circondarsi da “ fedelissimi” . La sua fortuna ( e la nostra disgrazia) è che non esiste una alternativa politica valida. Una classe dirigente intelligente, seria e preparata. Certo qualche personalità sta emergendo come il dott. Pasqualino Monti e il prof. Maurizio Carta . Speriamo che intorno a queste eccellenze si riesca a coagulare la parte sana della città.
Tuttavia l’esperienza della “Primavera” rimane una delle pagine più esaltanti della storia recente della nostra città”.
Ma prima finiamo ciò che è iniziato vedi fallimento sikelia
Un gigante che guarda troppo lontano o la punta dei suoi piedi. Mai la distanza giusta.
Orlando è certamente una persona di grande profilo, come si può disconoscere ciò?
Ma la vivibilità a Palermo si può dire in coscienza che sia legata alle capacità del Sindaco?
Orlando ha dato lavoro a molti palermitani disoccupati inventandosi categorie di ogni genere di lavoratori.
Ha fatto male? Ha fatto assistenzialismo. Era gente che avrebbe alimentato la mafia ed in generale una vita ai margini.
Ha fatto male o ha fatto bene?
Certo il denaro comunale se ne va in stipendi. Ma era meglio la gente in strada a delinquere? e poi – mi chiedo – ma è Leoluca Orlando quello che non spazza le strade, non pulisce le scuole, fa le pause caffè di due ore? O siamo noi palermitani?
E’ un uomo di grande valore con alte luci e ahimè ombre estese.
Contraddizioni come in tutta Italia. da una parte si dice che oggi gli italiani stanno meglio e poi si aggiunge che la povertà aumenta. si dice che a Palermo vi sono tot km di piste ciclabile e poi si scopre che non sono ciclabili o sono marciapiedi che escludono la pedonabilità. si dice che i servizi sono migliorati e devo prendere tre mezzi pubblici se voglio andare in qualche zona. si dice che le strade sono più percorribili ma vengono interrotte o occupate dai tram per non danno tanta utilità. si dice che si fa la differenziata e le discariche cittadine aumentano. si dicono tante cose ma in concreto delinquenza ed inefficienza aumentano e sono sotto gli occhi di tutti.
In tanti criticano Orlando ma poi alla fine la maggioranza dei palermitani lo vota e lo rivota. Molti dimenticano il baratro dal quale veniamo grazie all’amministrazione Cammarata. Quindi dico ai critici di Orlando: ditemi finora chi ha fatto meglio di lui?
A tal proposito un dato su tutti: non ho mai visto tanti turisti a Palermo. Turisti significa soldi, alberghi, ristoranti, tassisti, negozi vari ecc ecc ecc. Di chi è il merito? Di Cammarata?
Certo su diverse cose si puo’ e si deve fare meglio ma cari concittadini ……..non dimentichiamo da dove veniamo.
Saluti
definirlo gigante e’ barzelletta,puoi dire tranquillamente un inadeguato
In questa classe politica siciliana molto,ma molto scadente ,gli unici Politici di razza Sergio Mattarella e Leoluca Orlando
Perchè” l’illuminato” ha difficoltà ad affidarsi alle nuove generazioni per il governo di questa città?
Quest’ultima sindacatura era stata preannunciata come il seme da buttare per lasciare il testimone ad una nuova classe dirigente! Non mi pare che questa nuova generazione possa essere rappresentata dai Giambrone, dagli Arcuri , dai Marino, dai La Piana,dai Marano (leggasi Miceli), dai Catania!
Sempre e solo fedelissimi, ed utili non si comprende a quale disegno strategico ed a quale progetto politico!
Ha ragione Mattarella! La primavera si è conclusa troppo presto e adesso Orlando lo vedo tremendamente incerto, e succube di un passato/presente di cui non riesce a liberarsi, forse , per i troppi scheletri negli armadi,che insieme agli assessori citati, ha accumulato!
Solo un appunto. L’ultima acquisizione di personale fatta dal Comune di Palermo risale ad oltre quindici anni fa!
bevi meno antonio
Ma come si fa a parlare ancora di Orlando?
Ero un ragazzino (ora ho quasi 50 anni) quando, durante una festa rionale alla Kalsa, lui era sul palco ed uno dei “capi-popolo”, preso il microfono, davanti a migliaia di persone, gli disse:
“sinnacollanno, io quello che dovevo fare l’ho fatto, ora aspetto ancora ca lei fa chiddu c’ava a fari lei! Mi ha promesso una cosa…. e lo dico davanti a tutti chiddi ru riuni! Ora però sta cosa mi l’ava fari!”
Risate. Ovviamente tutti sapevano che sinnacollanno è stato l’inventore del “voto di scambio legale”, ovvero il precariato. Un modo geniale di garantirsi per decenni voti facili e gratis (tranne che per i contribuenti).
Basta per condannare in eterno senza appello?
Si fa un gran parlare di unità del Paese nel celebrare i suoi uomini migliori, ma per lo più si tratta di inutile, vuota retorica. L’Italia continua ad essere attraversata dall’odio, che trova spiegazioni nell’antropologia, di una parte della società verso chiunque non si allinei al suo pensiero morale. Esiste un’Italia del “Bene” che vede in ogni avversario un nemico irredimibile. La sua filosofia è una miscela ben combinata di arroganza ideologica e giustizialismo a sfondo moralistico. Tra i campioni di questa sedicente Italia migliore, spicca la figura del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Con le sue prese di posizione ad effetto non manca mai di farsi notare.
Il Sindaco, malgrado le critiche, è imperturbabile. La sua forza sta nel non dubitare mai di sé. Quando rilascia le sue dichiarazioni ha tutta l’aria di essere il “Verbo”. Sta amministrando di fatto senza opposizione. Alcuni problemi che affliggono la Città dovrebbero essere risolti con priorità, ed invece rimangono insoluti e posposti ad altre attività che hanno una valenza di sapore prevalentemente propagandistico, in ciò suscitando legittimi dissensi. Alcune decisioni, inoltre, hanno la caratteristica dell’arbitrarietà e conseguenze molto deleterie.
Orlando, una volta, era circondato da gente pensante, brillante per conto proprio…….adesso è un’ombra di se stesso circondato dai fratelli Giambrone che certamente non brillano di luce proprio senza le poltrone e un gruppo di yes men. Cosa si può aspettare?
Non c’è dubbio. Lui è il peggiore. Cammarata è stata solo un’insipida parentesi in quarant’anni di messa cantata e mitopoiesi.
Ho 53 anni conosco tutta la parabola o quasi, non l’ho mai votato. Ma con tutte le sue contraddizioni, questa martoriata città, non poteva sperare di meglio.
Forse i suoi studi in Germania gli hanno inculcato una mentalità e una visione estranea alla stragrande maggioranza dei palermitani, a cui puoi regalare la luna ma saranno sempre sprezzanti e critici con chiunque.
Una delle cose che gli contesto è quella di non aver preparato, da politico e uomo delle istituzioni quale è, un delfino o una classe dirigente che possa avere la sua visione.
Una cosa che gli invidio è il “coraggio” di aver amministrato questa città bellissima ma aimè in certi aspetti “selvaggia”. E’ un dato di fatto.
Ha fatto più danno lui in 30 anni a Palermo, che gli Spagnoli in 200 anni a tutta la Sicilia. La definitiva distruzione dello splendore di Palermo ha inizio con la sua ascesa politica, basta guardare un pò di foto dell’epoca. Disattenzione, incuria, strafottenza e null’altro, e nessuno può dimenticare l’aggressione mossa a Giovani Falcone….. che oggi non saprei come meglio giudicare
«Chi è Leoluca Orlando? Cosa sarà Palermo?». Palermo (non sarà) è lo specchio di Leoluca Orlando Cascio. Unico e solo lascito del suo modo di fare e vivere la politica: ed è lì a testimoniare il di lui fallimento. Mentre il mancato demiurgo è un politico che ha pensato soltanto ad edificarsi la sua statua equestre che nessuno rimpiangerà.
X me è un arrogante megalomane prepotente.
Città persa ed abbandonata, sopratutto grazie ad un’amministrazione comunale ed ad un’opposizione politica assenti!!
Leoluca Orlando Cascio é un grande megalomane , molto furbo ma poco intelligente .
Gli elettori di Ciancimino, ammesso che siano ancora vivi, sono tutti vecchi. I giovani manco sanno chi è ‘sto sindaco Ciancimino.
Ecco perché Orlando Cascio da 30anni, con pochi voti dei quartieri dove fa promesse e del suo personalissimo cerchio magico, gestisce il potere assoluto in questa città infelice per tutti i palermitani perbene.
Questione di leader: se ad un vecchio professionista della politica allevato dalla vecchia democrazia cristiana gli contrapponi un La Vardera o un Ferrandelli, non c’è storia.
Strana coincidenza che l’Orlando Cascio fuori da Palermo sia un fiasco assoluto.