PALERMO – Una norma abrogata citata nei bandi pubblicati in Gazzetta ufficiale – relativa alle riserve di posti al personale interno – rischia di mandare all’aria i concorsi alla Regione siciliana: 1.170 posti di lavoro a tempo indeterminato per i quali sono in arrivo migliaia e migliaia di domande. A sollevare il caso è il Cobas Codir che chiede all’amministrazione regionale “il ritiro in autotutela del bando”.
“A tutela dei lavoratori regionali e della legittimità delle procedure concorsuali” il sindacato “ha comunque già dato mandato ai propri legali per individuare ogni soluzione possibile qualora l’amministrazione non dovesse recedere dalle errate previsioni dei bandi di concorso pubblicati”.
Si tratta del comma 1-bis dell’art. 52 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165: il Cobas Codir sottolinea che questa norma, citata nei bandi, è stata superata dall’art. 3 del decreto legge 80/2021 che ha eliminato la riserva del 30% dei posti al personale interno. Per il sindacato “un bando viziato, quindi, da riferimenti a leggi abrogate non reggerebbe a un eventuale ricorso presentato da un qualsiasi candidato esterno e rischierebbe di vanificare le aspettative di migliaia di dipendenti regionali che da quasi 40 anni attendono l’occasione per una progressione di carriera”.