PALERMO – Le associazioni di categoria degli artigiani e del mondo della cooperazione plaudono alla conferma di Linda Vancheri in giunta con l’auspicio che l’assessore continui il suo lavoro alle Attività produttive. Circola in questi giorni infatti l’ipotesi, ripresa anche da organi di stampa, di uno spostamento della Vancheri dalle Attività produttive all’Energia.
Confartigianato Sicilia esprime soddisfazione per la riconferma di Linda Vancheri ad assessore alle Attività produttive. “Durante il suo mandato ha dimostrato di essere sensibile alle istanze del mondo produttivo – riferisce Filippo Ribisi, presidente della Federazione regionale degli artigiani – ed è riuscita, fra le altre cose, a portare avanti una legge che riordina tutte le norme che riguardano il sistema produttivo, attraverso la stesura del Testo Unico delle attività produttive. Che lo scorso luglio ha passato l’esame della terza Commissione dell’Assemblea regionale siciliana. Auspichiamo – prosegue Ribisi – che in futuro possa continuare con più serenità nel lavoro intrapreso, creando le condizioni affinché il mondo delle piccole imprese possa essere tenuto in maggiore considerazione dalle istituzioni e dalla classe politica. Ci aspettiamo, altresì, che l’assessore Vancheri risolva in tempi brevi l’annosa questione della Crias”.
Anche la Cna esprime apprezzamento per l’operato della Vancheri e spinge per una riconferma della sua delega. “Il mondo delle imprese e del lavoro produttivo guarda con attenzione la nascita del nuovo governo regionale, che deve mettere al centro della propria azione il sostengo all’economia e al lavoro vero in Sicilia”. Lo dice Mario Filippello, segretario regionale della Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa”.
“Proprio per questo – aggiunge Filippello – le deleghe che interessano lo sviluppo economico e produttivo assumono, oggi più che mai, una importanza strategica per la Sicilia e devono essere assegnate in base alla reale esperienza e competenza”.
“Il lavoro portato avanti dall’assessore Linda Vancheri in questi anni è un equilibrato punto di ripartenza – aggiunge – per la conoscenza dei problemi del mondo produttivo siciliano”. “In particolare dall’assessore alle Attività produttive ci attendiamo grande attenzione al tema dell’accesso al credito e dei fondi di rotazione per l’agevolato, che vanno ricostituiti. Così come ci aspettiamo che la Crias possa essere un reale strumento a servizio di imprese, artigiani e agricoltori – conclude Filippello – e non rientri in una logica di spartizione politica o, peggio, venga usata come merce di scambio per accontentare qualche deluso”.
“Valutiamo molto positivamente la conferma di Linda Vancheri nella nuova compagine governativa. L’assessore uscente alle Attività Produttive a nostro avviso ha ben fatto costruendo in questi anni un patrimonio di esperienza che certamente sarebbe sbagliato disperdere. Il mondo delle imprese ha bisogno di progetti e di continuità per uscire dalla crisi”. Gaetano Mancini, presidente di Confcooperative Sicilia, saluta così la riconferma nel “Crocetta Ter” di Linda Vancheri, uno dei due assessori uscenti.
“Quello della cooperazione – ricorda Mancini – è stato l’unico settore economico ad avere prodotto in Sicilia una crescita dell’occupazione del 7,1% dal 2008 al 2013, cioè in piena crisi economica. Tuttavia la cooperative, che sono parte rilevante e vitale del tessuto economico regionale, si trovano ormai anch’esse in una situazione di grande difficoltà. Abbiamo bisogno di buona politica, di buone pratiche, di vertici operativi e di atti concreti, a partire da un pronto rilancio dell’Ircac soprattutto in questo momento di crisi”.
“Soddisfazione per la riconferma nel governo regionale di Linda Vancheri”. La esprime in una nota il presidente regionale di Legacoop, Elio Sanfilippo. “Con l’assessore – dice – si è avviato un percorso di confronto utile al rilancio delle imprese duramente provate dalla crisi che ora può garantire uno slancio immediato all’azione di governo. In particolare auspichiamo che in tempi brevi si possa dare sbocco a misure legislative e amministrative attese: dalla legge di riordino del commercio alla salvaguardia dei fondi di rotazione di Crias e Ircac e al ripristino degli organi democratici di questi enti”.