Il covid ha “ammazzato” diverse imprese siciliane e quelle rimaste in piedi hanno enormi difficoltà. Confidustria Sicilia chiede aiuti alla Regione Siciliana.
“Le imprese siciliane sono alla canna del gas. E la Regione continua a non pagare. All’appello mancano addirittura le quote di cofinanziamento dei fondi europei. Soldi che le aziende hanno già anticipato e che aspettano ormai da più di otto mesi. È una situazione che ha dell’incredibile”, commenta il presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese.
“Riceviamo ogni giorno segnalazioni da parte delle nostre imprese associate relativamente ai fondi a valere sul Po Fesr 2014/20, che ancora non vengono erogati – ha continuato Albanese -. Ritardi gravi in tempi normali, intollerabili adesso. Da mesi sollecitiamo la Regione ad erogare quanto dovuto, ma nulla è stato fatto. Addirittura adesso si scopre che in cassa non c’è più un euro e che occorre attendere la manovra di assestamento per rimpinguare il capitolo destinato alla quota di cofinanziamento”.
“E, cosa ancor più grave, che tutto potrà avvenire non prima di metà settembre. Una follia. – ha proseguito -. Le imprese non vanno in vacanza e il rischio fallimento incombe anche ad agosto. Per questo facciamo appello al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché, e a tutte le forze parlamentari, affinché si preveda una sessione straordinaria immediata per garantire alle aziende quanto loro dovuto. Sarebbe innanzitutto un atto di civiltà e di responsabilità”