Confindustria: "Vicini al default |Basta ai burocrati-commissari" - Live Sicilia

Confindustria: “Vicini al default |Basta ai burocrati-commissari”

La giunta adotta ala manovra bis: servirà a sbloccare gli stipendi. Montante: "Crocetta dopo avere destrutturato il sistema pensi alla ricostruzione affidandosi a gente seria. Basta ai burocrati che commissariano gli assessori". La replica di Crocetta.

La giunta vara la manovra bis
di
5 min di lettura

PALERMO – La giunta Crocetta ha approvato ieri sera la manovra bis da circa 300 milioni di euro destinata a pagare gli stipendi di forestali e personale di enti pubblici. Previsti tagli in bilancio del 20 per cento, ridotti i fondi a enti e consorzi e altre voci di spesa dell’allegato 1 per 100 milioni di euro rispetto a quanto previsto nella legge di stabilità in buona parte impugnata dal commissario dello Stato col conseguente blocco di 570 milioni vincolati nel fondo a copertura dei residui attivi. La manovra adesso sarà trasmessa all’Ars per l’esame in commissione Bilancio. Intanto, però, la Confindustria di Antonello Montante incalza il gioverno regionale, sfidandolo a concentrarsi sullo sviluppo e a ricorrere “a gente esperta”, chiudendo la stagione degli assessori “commissariati dai burocrati”.

La manovra copre in parte una falla più ampia, più vasta: circa mezzo miliardo di euro cancellato dall’impugnativa del Commissario dello Stato e precipitato dentro un Fondo vincolato per gli equilibri di bilancio.Di quei soldi, il governo ha potuto sbloccare circa 300 milioni. La Finanziaria-bis ha dovuto mettere le mani profondamente su ciò che restava della Finanziaria mutilata dal prefetto Aronica. Il governo ha scelto di privilegiare stipendi e lavoratori, suscitando qualche perplessità tra le parti sociali. Critiche anche da parte dell’Anci. Il presidente, Leoluca Orlando, parla di “incontro inconcludente” con il presidente della Regione sulla finanziaria.

Intanto, la Confindustria lancia l’allarme: “La Regione siciliana sta arrivando al default, non per responsabilità del governo Crocetta ma per trent’anni di cattiva gestione. Per evitare di rimanere prigioniero, il governatore dopo avere destrutturato il sistema, lavoro apprezzabile, adesso passi al secondo step quello della ricostruzione: predisponga un business plan di 4-5 punti su cui concentrare gli sforzi per lo sviluppo, affidandosi a gente esperta, competente e dai comportamenti etico-morali irreprensibili”. A lanciare l’allarme conversando con l’Ansa è il presidente di Confindustria in Sicilia e responsabile nazionale per la legalità, Antonello Montante. “Il problema è molto serio – sostiene Montante – le imprese sono seriamente preoccupate e chi pensa ancora che tanto poi arriva l’aiuto dello Stato si sbaglia di grosso”.

La manovra bis da 300 milioni è destinata a pagare gli stipendi a forestali e personale di enti e consorzi pubblici, rimasti senza salario da tre mesi per l’impugnativa di buona parte della legge di stabilità 2014 da parte del commissario dello Stato. “Gli stipendi è ovvio vanno pagati – afferma Montante – ma ora bisogna pensare a sostenere le imprese e le famiglie siciliane con politiche di sviluppo e di tagli agli sprechi”.

Secondo Montante servirebbe un “Cottarelli” in Sicilia per mettere in atto una mega operazione di spending review per liberare la Regione da sprechi e spese folli. Il leader confindustriale guarda al modello dell’economista Carlo Cottarelli incaricato dall’ex governo Letta della revisione della spesa pubblica. “Crocetta si affidi a specialisti o a società di revisione che si occupano di revisione della spesa pubblica – dice Montante conversando con l’Ansa – Occorre fare una verifica su tutti i numeri della pubblica amministrazione e per farlo servono esperti che vanno pagati anche uno-due-tre mesi e che non hanno alcun rapporto compromissorio col sistema”.

Secondo Montante solo così “si può fare una vera e seria spending review senza scandalizzarsi che non siano interni all’amministrazione ad occuparsene”, perché “in questo momento in Sicilia sta accadendo qualcosa che va oltre al Gattopardo di Tomasi di Lampedusa: tutti controllano tutti, peggio di quanto avveniva in passato, e ci sono lobbies impegnate a rallentare se non a impedire investimenti e processi di sviluppo”. “Crocetta si affidi a professionisti esperti – conclude il leader degli industriali siciliani – poi sarà lui a decidere cosa attuare e cosa no”.

“Basta con i burocrati che commissariano gli assessori – aggiunge Montante -. Il presidente Crocetta tratti di persona le questioni più importanti oppure si affidi ai suoi amministratori delegati, che sono gli assessori, liberandoli da certi funzionari e dirigenti della Regione. Crocetta si circondi di gente competente con un profilo professionale adeguato, con comportamenti etico-morali indiscutibili: questo sia il suo gruppo di lavoro”. “Poi porti avanti azioni per risolvere le emergenze affidandosi ai decreti oppure lo faccia con disegni di legge attraverso l’Assemblea che deve individuare strade rapide per approvare le leggi: le imprese non investono in Sicilia e assistiamo a molti funerali di aziende, questo è pazzesco”, aggiunge. “Dopo avere scardinato un sistema malato – prosegue Montante – Crocetta adotti un modello per ricostruire che non può che avvenire attraverso cellule sane e no malate. Anche la Regione ha burocrati bravi, magari sono nascosti perchè non rispondono a certi establishment”.

La replica di Crocetta
“Non c’è alcun rischio default che è stato tecnicamente superato dal lavoro del governo, lo dicono anche le Agenzie di rating che hanno rivisto l’outlook da negativo a positivo”. Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, in merito all’allarme lanciato oggi dal presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante. Crocetta condivide comunque l’analisi di Montante rispetto all’urgenza di avviare misure per lo sviluppo. “Il problema è la ripresa economica – afferma il governatore – perché riceviamo sempre meno trasferimenti dallo Stato che intanto incassa le tasse degli impiegati statali che lavorano in Sicilia. E’ evidente che ci sono molte cose da fare, ma quella situazione disastrosa che ci siamo ritrovati dal giorno del nostro insediamento non c’è più”.

“Affidare a una società di revisione l’analisi dei conti della Regione è una splendida idea. Ci lavoro, bisogna ragionarci bene”. Così il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, accoglie la proposta fatta conversando con l’ANSA dal presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante. “Penso a una gara internazionale – dice Crocetta – perché dovremmo affidarci a una società specializzata. Questo consentirebbe ai dirigenti della Regione di operare sapendo che tutti i conti saranno analizzati da analisti esterni”


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI