Consiglio, quinta seduta a vuoto| Servizi dei vigili, è stallo - Live Sicilia

Consiglio, quinta seduta a vuoto| Servizi dei vigili, è stallo

L'Aula dopo due giorni ha rinviato l'atto, finito al centro della polemica politica. Ma è da cinque sedute che il consiglio non riesce ad approvare alcunché.

sala delle lapidi
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PALERMO – Quinta seduta a vuoto, delibere emendate dalla stessa maggioranza, malumori e attacchi alla Polizia municipale. Non è mancato veramente nulla a Sala delle Lapidi in queste due settimane, in cui il consiglio comunale non ha dato certamente la migliore prova di sé da due anni a questa parte. Se lunedì sera l’Aula (che doveva discutere le mozioni) è rimasta aperta pochi minuti per l’assenza di sei assessori su dieci, cosa che ha spinto il presidente Totò Orlando a chiudere i lavori repentinamente, ieri e oggi gli inquilini di piazza Pretoria hanno lungamente dibattuto sulla delibera che dovrebbe mettere a pagamento alcuni servizi svolti dalla Polizia municipale a favore dei privati: un provvedimento non nuovo, peraltro già presente in tutta Italia, che però sta avendo un iter assai più travagliato del previsto.

Non è mancato chi, tra i consiglieri, ha puntato platealmente il dito contro i caschi bianchi, chi ha paventato una concorrenza con le ditte di vigilanza privata, chi ha chiesto tutele per confraternite e associazioni sportive e chi, in polemica, ha abbandonato i lavori. Una situazione di stallo che ha finito con il far diventare una delibera all’apparenza semplice un piccolo caso politico, con Sala delle Lapidi che ha sì chiuso la discussione generale ma che ha rinviato alla prossima seduta la votazione dell’atto. Perfino il Segretario generale ha avuto da ridire sul testo: se un’azienda partecipata ha bisogno di rivolgersi ai vigili per controllare i biglietti o leggere i contatori, vuol dire che non riesce a fare il suo dovere e quindi dovrebbe aver decurtato il contratto di servizio. In molti hanno anche avanzato dubbi sul parere del Ragioniere generale, che non prevede un nuovo capitolo di bilancio.

Insomma, una gran confusione che non ha risparmiato l’amministrazione che, come in tante altre occasioni, riesce a fare opposizione a se stessa con la maggioranza che emenda un suo provvedimento e vedendo alcuni suoi componenti estremamente critici, fino al punto di lasciare l’Aula. Il che, come detto, non è propriamente una novità, ma questa è già la seconda delibera su cui si è preferito riflettere meglio: la scorsa settimana era toccato al regolamento per le mense scolastiche, mentre le modifiche al regolamento per gli assistenti ai disabili nemmeno è stata toccata. Gli orlandiani, dopo gli ultimi abbandoni, sono scesi a 21 consiglieri su 50 e devono fare affidamento sulla presenza delle opposizioni per portare a casa il risultato. Ma a colpire maggiormente è il clima all’interno del Mov139, spesso poco sereno e polemico nei confronti di questo o quell’esponente. Tra poco l’Aula sarà chiamata anche a nominare i nuovi presidenti delle commissioni e lì i contrasti potrebbero esplodere in modo assai più plateale.

 

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