“Armao, spalleggiato da Lombardo, continua
a ripetere di non essere coinvolto in alcun conflitto di interessi sulla vicenda dei termovalorizzatori. Gli chiediamo allora di dire chiaramente se, ed eventualmente, che tipo di rapporti ha instaurato
con Pea, società partecipata coinvolta nel progetto di realizzazione del termovalorizzatore di Bellolampo”. Lo dice Davide Faraone, deputato regionale del Pd, che nei mesi scorsi ha presentato un’interrogazione all’Ars per chiedere, tra l’altro, al presidente
della Regione di informare il parlamento sugli gli incarichi che riguardano l’avvocato Gaetano Armao, assessore alla Presidenza, e sui suoi rapporti con società, enti e pubbliche amministrazioni. “Pea – aggiunge Faraone – vede tra i propri soci Amia, Falck Waste Italia, Actelios ed Emit. Chiediamo ad Armao una cosa molto semplice: rendere pubblico e trasparente l’elenco delle sue consulenze e dei suoi incarichi professionali”. E’ il secondo “gancio” alla mascella di Armao. Già ieri sera, durante il dibattito all’Ars, il capogruppo del PD, Antonello Cracolici, aveva puntato il dito contro l’assessore in merito alla diffusione della notizia di un possibile indennizzo da parte della Regione all’Actelios (l’ex concessionaria per i lavori di costruzione dei termovalorizzatori del gruppo Falck), notizia che secondo l’esponente del centrosinistra avrebbe contribuito a far lievitare il valore delle azioni della società, di cui Armao era consulente.
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