ROMA – La domanda di beni e sevizi è in picchiata. L’indicatore che ogni anno Confocommercio elabora sui consumi di novembre sottolinea una drastica diminuzione dei consumi del 3,6 per cento per i servizi, mentre i beni vedono diminuire la domanda del 2,7 per cento. L’unico segmento, all’interno di una profonda crisi di cosnumi, che ancora registra un buon andamento è il segmento relativo ai servizi e beni per le comunicazioni.
Il mese di novembre ha visto una crescita relativamente bassa della spesa reale per i servizi, che registrano un + 0,4 per cento, mentre la spesa per i beni ha subito un decremento dello 0,2 per cento. Le spese per la mobilitò, meno 2 per cento, e le comunicazioni – 0,8 per cento, evidenziano, rispetto al mese di ottobre, un forte ridimensionamento dei consumi. Il dato congiunturale, quindi nel confronto tra gli anni, sottolinea una moderata, e non in accelerazione, tendenza al recupero per alcuni settori legati ai servizi alberghieri e della ristorazione insieme ai tabacchi e gli alimentari.
Tutte le altre voci di spesa non fanno altro che mantenere una sostanziale stabilità rispetto all’anno scorso. Su calcoli effettuati in base alle modifiche alle diverse variabili che concorrono alla formazione del prezzo al consumo per il mese di gennaio 2013 è previsto un indice di variazione dello 0,3 per cento, con una crescita tendenziale del 2,3 per cento.