Consuntivo, tensione al Comune |Braccio di ferro Orlando-revisori - Live Sicilia

Consuntivo, tensione al Comune |Braccio di ferro Orlando-revisori

Lunedì inizia la resa dei conti a Sala delle Lapidi. Fibrillazione tra le forze politiche.

PALERMO – I revisori confermano, la giunta tiene il punto, il consiglio prova a capirci qualcosa. La bocciatura del consuntivo 2017 da parte del collegio guidato da Marcello Barbaro ha provocato una situazione di stallo al comune di Palermo, con l’amministrazione che prova a barcamenarsi tra le polemiche politiche e a calmare gli animi interni alla propria maggioranza. Da lunedì, infatti, Sala delle Lapidi inizierà a discutere del bilancio e dovrà arrivare a una decisione dirimente per la città: approvare la manovra, nonostante la valutazione non positiva dei revisori, oppure bocciarla rischiando di andare a casa.

Prima di arrivare al dibattito in consiglio, però, partiti e forze politiche stanno provando a tracciare una linea e a venire a capo della questione: impresa non facile, ma necessaria per la maggioranza orlandiana che questo pomeriggio incontrerà il sindaco. Ieri sono stati due i momenti di confronto, a tratti anche teso: di mattina in commissione Bilancio e di pomeriggio in capigruppo alla presenza dell’assessore al Bilancio Antonio Gentile, del Ragioniere generale e dei revisori.

Sul tavolo un unico argomento, quasi obbligato: cosa fare dopo la relazione dei revisori. Ieri l’assessore Gentile ha usato i toni della diplomazia, ma la posizione del Comune resta quella fatta filtrare dal Professore: una profonda insofferenza nei confronti dei revisori e un malcelato fastidio verso i partiti riottosi. La tesi di Palazzo delle Aquile è che Palermo viva la crisi tipica di tutte le grandi città dell’Italia e del Meridione, che in molti faticherebbero a pagare le tasse e che il taglio ai trasferimenti statali e regionali abbia dato il colpo di grazia, specie perché il Sociale costa sempre di più. Ma, andando alla relazione, Orlando e Gentile sarebbero convinti del fatto che il collegio sia andato al di là del proprio ruolo, non limitandosi a una disamina sul consuntivo ma esprimendo anche una valutazione basata su elementi già noti che però ha esasperato gli animi, non sottolineando a sufficienza i progressi fatti in questi ultimi tempi. C’è poi la questione della valutazione che, secondo il Comune, sarebbe di fatto positiva avendo attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze contabili della gestione.

Una presa di posizione che i revisori rispediscono con fermezza al mittente: la relazione è esclusivamente tecnica, nessuna connotazione politica, il parere è stato espresso anche in passato e nessuno ha avuto da ridire. Ma soprattutto i revisori in sede di consolidato avevano già avvisato il Comune che, se non si fosse risolto il nodo disallineamenti, il consuntivo sarebbe andato incontro alla bocciatura. Il collegio avrebbe inoltre mal digerito gli attacchi politici ricevuti e ha specificato che attestare la corrispondenza contabile non significa che tutto vada bene, ma soltanto che i numeri riportati sono reali. Intanto il Ragioniere generale, su richiesta del commissario nominato dalla Regione, dovrà redigere delle controdeduzioni.

In mezzo c’è il consiglio comunale, a cui adesso spetterà trovare una soluzione. La maggioranza questo pomeriggio si confronterà col sindaco, cui toccherà il compito di serrare le file, fare appello al senso di responsabilità dei consiglieri e dare una linea che, al netto di sorprese, dovrebbe essere quella di approvare il consuntivo nonostante il parere dei revisori, visto che una bocciatura peggiorerebbe la situazione. Orlando si farà forte dei progressi fatti, dei 28 milioni di euro già in bilancio per le partecipate, del previsionale che oggi sarà in giunta, del fatto che la Rap ha applicato la direttiva stralciando quasi sei milioni (con tanto di asseverazione dei propri revisori) e ci si attende che Amap faccia altrettanto (anche se i milioni in questo caso sono poco più di tre). Il punto debole però è l’Amat, che di milioni da tagliare ne ha 30: l’amministratore Michele Cimino ha chiesto che i revisori del Comune si confrontino con quelli dell’azienda, seguendo la giurisprudenza della Corte dei Conti, ma intanto le scadenze incombono e i tempi dovranno subire per forza di cose un’accelerazione. L’impressione però è che l’Amat non sia così pronta ad adeguarsi alla direttiva del sindaco, così come ha fatto la Rap, anche se dall’azienda spiegano di essere “in riunione permanente per trovare una soluzione”.

La maggioranza, in questo momento, sembra spaesata. Sinistra Comune ha alzato la voce entrando in rotta di collisione col Professore e con l’assessore Gentile, il Partito Democratico ha assunto una posizione più attendista mentre Sicilia Futura, che pure ha indicato Cimino, è rimasta finora clamorosamente in silenzio disertando anche la prima capigruppo: non ha attaccato Orlando, ma non lo ha nemmeno difeso. Un soccorso inatteso è semmai arrivato da Fratelli d’Italia, con Mimmo Russo che si è detto pronto ad aiutare il Professore a patto che poi si torni al voto. Tutti aspettano che il sindaco indichi la linea e gli obiettivi, ma che soprattutto dia le coordinate a una maggioranza allo sbando che da lunedì dovrà affrontare un consiglio comunale che si preannuncia rovente.

 


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