Conti, bocciato il Piano di rientro |Parere negativo dai "Revisori ombra" - Live Sicilia

Conti, bocciato il Piano di rientro |Parere negativo dai “Revisori ombra”

Cinque professionisti contabili hanno analizzato l'atto votato in Giunta, evidenziandone le criticità.

CATANIA – Parere sfavorevole. E’ quello che ha dato al Piano di riequilibrio rimodulato dall’amministrazione Bianco, il “collegio dei revisori ombra”, una sorta di task force composta da cinque professionisti che, in parallelo con l’organo ufficiale del Comune, ha analizzato il piano di rientro così come votato in Giunta dando all’atto, al contrario dei “colleghi” ufficiali, parere negativo.

Vincenzo Monforte, commercialista e Revisore dei Conti a Roma e della Regione Lazio, Simonetta Murolo, commercialista e Revisore dei Conti a Catania, Calogero Cittadino, commercialista e Revisore dei Conti a Catania, Romeo Ciminello, docente di Etica ed economie dello Sviluppo a Roma e Alfredo Lanaia, commercialista, revisore dei conti e CTU Tribunale di Catania, nella relazione “ombra” elencano le forti criticità che, secondo il pool di professionisti, minerebbero l’atto e la sua tenuta, bocciando di fatto quanto fatto dal sindaco Bianco e dalla sua squadra. E che obbligherebbero alla “revisione contabile dell’intero documento”.

Ecco i rilievi evidenziati. “Con riferimento agli impieghi si sottolinea di seguito la voce:

– Sono stati ricompresi nell’attività di rimodulazione, debiti fuori bilancio non inseriti nel precedente piano. Non risulta ad oggi un elenco dettagliato e sottoscritto dei debiti fuori bilancio (data, origine , descrizione , sentenze , approvazione del consiglio , inseriti nel precedente piano di riequilibrio, somma complessiva totale al 31.12.2015 ed evoluzione alla data del 30.08.2016);  

-Con riferimento alle risorse si sottolineano di seguito le voci:

In riferimento alle dismissioni dei beni oggetto del patrimonio dell’Ente non si evince l’esatto importo e la metodologia adottata per la proposta di vendita. Si evidenzia inoltre una forte residualità nelle vendite effettuate fino ad oggi dal Comune di Catania pur avendo sponsorizzato e pubblicizzato i beni immobili oggetto delle vendite; 

– Con riferimento agli utili attesi dalle società partecipate, non risulta ad oggi un riferimento attendibile, preciso ed economico. Gli ultimi bilanci delle partecipate hanno evidenziato forti perdite ed oggi non sono pervenute all’amministrazione comunale tutti i dati dei bilanci 2015 delle partecipate.Le refluenze negative sul Bilancio Comunale non sono immediatamente percepibili.

Inoltre: 

1) Non e’ stato attuato negli anni dal 2013 ad oggi un processo di dismissione del patrimonio immobiliare, sia nella fase accertativa che di riscossione;

2) Non e’ stato attuato un programma di razionalizzazione delle società partecipate;

3) Si è intervenuto in parte allo stralcio dei crediti inesigibili;

4) Il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Catania, ha evidenziato nell’ultima revisione semestrale al piano di riequilibrio un cospicuo scostamento;

5) Continua la discrasia dei dati dichiarati dall’amministrazione comunale e le non tutte asseverazioni depositate dei collegi dei revisori dei conti del comune di Catania e delle relative partecipate;

6) Non risulta ad oggi certificata e depositata la conciliazione con una delle maggiori partecipate “ Sidra SpA “

7) Il credito IVA dichiarato nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate non e’ stato chiesto a rimborso e/o compensato;

8) Il Bilancio finale della partecipata in liquidazione “ AMT “ non risulta ancora approvato dal Consiglio Comunale di Catania;

9) L’Amministrazione ricorre più volte ( vedi delibere ) all’anticipazione di cassa;

Infine, in alcuni mesi del 2016, sono stati ritardati gli stipendi al personale”.

Un lungo elenco di omissioni, incompletezze, criticità che, secondo i revisori ombra, bisognerebbe prevedere, “rilevato che alcuni dei punti sono indispensabili per una corretta compilazione e stesura del piano di riequilibrio – concludono – tale da determinare obbligatoriamente la rivisitazione”. 

 

 

 

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