Serradifalco, casse vuote al Comune | Stipendi dei dipendenti in ritardo - Live Sicilia

Serradifalco, casse vuote al Comune | Stipendi dei dipendenti in ritardo

Il sindaco, Leonardo Burgio: "Lavoriamo come se fossimo in dissesto. Attendiamo i trasferimenti da parte della Regione".

SERRADIFALCO (CALTANISSETTA) – Serradifalco invoca mamma Regione. Nelle casse comunali non c’è neppure un euro. L’allarme arriva dal sindaco del piccolo comune del nisseno, Leonardo Burgio, che ha confermato di operare “come se fossimo in dissesto finanziario”. “La Regione ha emesso il decreto per erogare 285 mila euro. Ma siamo ancora in attesa di accreditamento. Quando arriveranno avranno priorità i debiti e gli stipendi degli impiegati”.

Il primo cittadino, la giunta, i consiglieri e 74 dipendenti del Comune potrebbero subire, dunque, un forte ritardo nell’accreditamento dello stipendio. “Non possiamo pagare le indennità al mese di febbraio – spiega Burgio -. Abbiamo un capitolo di spesa bloccato. E le somme relative ai contributi spesa investimenti che il comune anticipa non possono essere liquidate”.

“Le uscite sono state ridotte – assicura Burgio -. In occasione della festa patronale e del Carnevale insieme con il civico consesso e i quattro assessori ci siamo autotassati per far fronte alle spese legate alle manifestazioni che altrimenti non si sarebbe potute fare. Sin dal giorno dopo del nostro insediamento avvenuto lo scorso 2 giugno – spiega ancora – abbiamo lavorato al bilancio comunale. Per la prima volta dopo 30 anni abbiamo messo dentro i debiti fuori bilancio per saldarli. Un milione e duecentomila euro che onoreremo con l’approvazione di quattro esercizi finanziari, se teniamo conto della naturale scadenza del mandato. Non abbiamo trovato una situazione facile – continua il sindaco di Serradifalco –  e nonostante ciò siamo riusciti ad approvare il bilancio in cinque mesi e deliberare debiti per 400 mila euro per questa prima tranche”. Burgio si dice certo che nonostante i problemi finanziari dell’ente “il Comune riuscirà a rientrare nel patto di stabilità e non graverà sulle tasse dei cittadini a cui daremo l’opportunità – conclude – di rateizzare le scadenze”.

 


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