PALERMO – Punta il dito contro i “soliti sfascisti perennemente candidati”, se la prende con i dirigenti che non hanno inviato in tempo i documenti, si dice sicuro che la Corte non abbia ancora letto le controdeduzioni inviate al Ministero, mentre lascia al suo assessore, Antonio Gentile, il compito di gettare acqua sul fuoco. Il sindaco Orlando si difende a tutto campo e, dopo la deliberazione con cui la Corte dei Conti ha bacchettato il comune di Palermo sui consuntivi 2015 e 2016, passa al contrattacco.
“Nel momento in cui, con la scelta di approvazione del bilancio consolidato 2016 e col consuntivo 2017 si è impressa una svolta alla gestione dei conti del Comune e delle Aziende e nel momento in cui, con la nomina dei nuovi Amministratori unici, si impone un adeguamento a normative in continua evoluzione ed un rilancio dei servizi resi dalle partecipate – dice in una nota il Professore – ecco che puntuali i soliti sfascisti, perennemente candidati, tornano ad usare toni da campagna elettorale. Si rassegnino, perché il processo di messa in ordine dei conti e di consolidamento della realtà comunale e delle aziende pubbliche non subirà né rallentamenti, né tantomeno cambiamenti di rotta”.
Un’autodifesa accorata, quella del primo cittadino, che non manca di prendersela anche con i suoi dirigenti che non hanno inviato in tempo i documenti alla magistratura contabile: “Appena ricevuta la relazione la settimana scorsa, ho sollecitato il Segretario comunale alla formale diffida nei confronti dei responsabili del mancato invio, affinché si attivassero immediatamente per il riscontro”. E per quanto riguarda l’ispezione del Ministero, citata dalla Corte, agginge: “La Corte dei Conti è fra i destinatari delle deduzioni già trasmesse allo stesso Ministero dal Comune a fine luglio di cui, probabilmente per motivi temporali, non ha potuto tenere conto”.
Insomma, il primo cittadino non arretra e va avanti per la sua strada. Tocca invece all’assessore Gentile entrare nel merito dei rilievi: “Le risultanze della deliberazione saranno sottoposte ad attento esame, anche con riferimento alle misure correttive che sarà necessario assumere e che certamente saranno assunte – spiega Gentile – Va comunque sottolineato che la Corte non mette affatto in discussione la veridicità ed attendibilità complessiva dei risultati di amministrazione registrati nel 2015 e nel 2016, bensì la regolarità di alcune specifiche operazioni contabili che non intaccano la sanità complessiva dei conti. Nel contempo, prende atto favorevolmente degli impegni assunti dal Comune e delle rassicurazioni fornite in sede di adunanza, così come ritiene condivisibili alcune osservazioni contenute nelle memorie inoltrate. Rispetto al tema dei debiti fuori bilancio, si conferma che l’Amministrazione comunale ha già assunto numerose formali iniziative volte al suo definitivo superamento”.
Infine una stoccata alle aziende, ma soprattutto un messaggio agli amministratori unici nominati proprio oggi: “Dovranno approvare immediatamente i bilanci 2017 e prevedere un piano di efficientamento idoneo al rilancio ed al cambio di passo”, conclude Gentile.