Continua la maledizione dei legni | Vazquez solito cecchino sfortunato - Live Sicilia

Continua la maledizione dei legni | Vazquez solito cecchino sfortunato

Dopo il record negativo stabilito nella precedente stagione (20 tra pali e traverse) anche nella prima gara dell'attuale campionato si è intravista la troppa precisione nel cogliere i legni col 'Mudo' sempre protagonista.

calcio - palermo
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PALERMO – Le cattive abitudine sono le più difficili da perdere. Questo antico detto si abbina perfettamente al Palermo di Beppe Iachini che, nonostante la prima vittoria in campionato contro il Genoa al 90′, ha manifestato oltre alla già nota sterilità in attacco, dovuta all’assenza di un vero e proprio centravanti in rosa, un dato che ha accompagnato tutto il corso della precedente stagione: il conto dei pali e traverse colpite. I rosanero, che lo scorso anno chiusero il proprio campionato con il record negativo di ben 20 legni colti, anche contro i liguri sono ripartiti da dove avevano interrotto il discorso lo scorso maggio. Due traverse contro i rossoblu, due nitide occasioni che si sono spente sul più bello strozzando nella gola dei tifosi il grido per un gol giunto in zona Cesarini. Un copione già visto per i sostenitori del club di viale del Fante che l’anno scorso, senza tutte quelle conclusioni troppo precise o semplicemente sfortunate, avrebbero assistito ad un campionato d’alto livello con i loro beniamini impegnati nella lotta addirittura per l’Europa.

Capofila di questa particolare classifica è sempre lui: il Mudo Franco Vazquez. Anche contro il Genoa l’italo-argentino ha timbrato il ‘cartellino’ nella prima occasione utile con una delle sue conclusioni da fuori area. Proprio il trequartista di Iachini pensava d’aver chiuso il conto con la sfortuna dopo aver colpito ben 9 pali lo scorso anno ma, evidentemente, il sortilegio non si è ancora esaurito. Prima del numero 20 era stato Rigoni a cogliere in pieno la traversa nel corso della prima frazione con un tiro da dentro l’area di rigore. L’augurio, in primis del tecnico rosanero Iachini, è ovviamente quello di non bissare il dato dell’anno scorso riuscendo a mettere dentro la rete più tiri possibili.

Guardando il bicchiere mezzo pieno c’è senza dubbio da considerare il fattore offensivo. Pali e traverse colpiti sono, infatti, il segno tangibile di una continua e pericolosa presenza in area avversaria che porta spesso diversi elementi della formazione siciliana (vedi ad esempio con l’Avellino anche Lazaar) a colpire da qualsiasi posizione. Con Alberto Gilardino in arrivo e qualche ‘tiro sporco’ in più forse la stagione rosanero potrebbe registrare un calo di legni colti e qualche punto in più utile a migliorare l’undicesimo posto raggiunto lo scorso anno.


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