SIRIA – Non si ferma il sangue in Siria. Immersa in un baratro di violenza che sembra non aver fine, la repressione contro l’opposizione ha fatto nuove vittime. I Comitati di coordinamento locali degli attivisti anti-regime hanno riferito che molte zone del Paese sono state ieri teatro di sconti e violenze. Sarebbe di almeno 55 il bilancio dei morti registrati ieri in tutto il Paese, tra soldati e ribelli.
Secondo i Comitati il bilancio più grave si è registrato a Damasco e nelle zone limitrofe. Nella provincia di Homs, invece, sono state uccise almeno 10 persone. Le altre vittime sono sparse nel resto del Paese: 8 a Idlib, 5 a Daraa. Sono 4 le vittime ad Aleppo, teatro dell’attentato all’università della città siriana che il 15 gennaio ha provocato la morte di oltre 200 civili. Altri 2 morti si sono registrati, invece, nella città di Deir ez Zor, 1 a Hama e 1 a Latakia.