PALERMO – Le sigle sindacali siciliane Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl “smentiscono categoricamente le dichiarazioni rese ieri dalla presidente dell’Aiop Sicilia, Barbara Cittadini, durante un incontro con Ugl Salute, secondo cui sarebbe in corso un confronto tra Aiop, sindacati e ministero della Salute, per quanto riguarda il rinnovo del contratto del personale non medico”.
“Si tratta – dicono congiuntamente Gaetano Agliozzo, Daniele Passanisi e Salvatore Sampino – di notizie non veritiere poiché non è in corso alcun confronto con le associazioni che applicano i ccnl Aiop/Aris sanità privata, Aiop Rsa e Aris Rsa”.
E ancora, aggiungono le sigle sindacali, “il 22 maggio unitariamente e a livello nazionale, con manifestazioni territoriali, è stato proclamato proprio per il rinnovo di questi contratti uno sciopero, con una manifestazione che a Palermo vedrà il suo concentramento davanti all’assessorato regionale, in piazza Ottavio Ziino, dalle 10 alle 14, con una richiesta di incontro formulata all’assessora alla Salute Daniela Faraoni”.
La replica di Cittadini
“In merito alle dichiarazioni rilasciate dalla CGIL CISL e UIL rispetto a quanto ho dichiarato ieri, nessun timore di smentita”. Lo dice Barbara Cittadini, presidente regionale di Aiop, l’associazione ospedalità privata che lunedì ha incontrato una delegazione dell’Ugl.
“Il 28 gennaio, presso il Ministero della Salute, si è svolto il primo incontro sul rinnovo dei contratti della sanità privata, al quale erano presenti l’AIOP, le altre associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e del Ministero”, spiega Cittadini, “successivamente si è aperto un approfondito confronto tra l’Aiop nazionale e il Ministero della salute, che è attualmente in corso, per il rinnovo del contratto del personale non medico, del quale i sindacati sono pienamente informati. Il confronto con il Ministero è necessario proprio per creare i presupposti per il rinnovo del CCNL”.
“Sul tema infatti, permangono delle reali difficoltà – continua – dovute al fatto che, a fronte degli incrementi dei costi aziendali intervenuti in questi anni, le tariffe delle prestazioni ospedaliere sono datate in quanto risalgono al 2012. Una soluzione differente metterebbe a serio rischio la sopravvivenza stessa delle aziende associate e di conseguenza il mantenimento dei livelli occupazionali. Auspichiamo, nell’interesse di tutti, che si pervenga al più presto ad una soluzione.”