Controlli su fondi pubblici e gare | Intesa Regione-guardia di finanza - Live Sicilia

Controlli su fondi pubblici e gare | Intesa Regione-guardia di finanza

L'obiettivo è quello di contrastare frodi, truffe e infiltrazioni criminali

L'accordo
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PALERMO – Prevenire e contrastare frodi, truffe e qualsiasi tentativo d’infiltrazioni criminali nell’uso dei fondi pubblici e delle procedure ad evidenza pubblica gestite dalla Centrale unica di committenza. È quanto prevede il protocollo d’intesa tra la Regione e il Comando regionale della guardia di finanza, firmato dal governatore Nello Musumeci e il generale Ignazio Gibilaro per “rafforzare la collaborazione e le rispettive azioni a tutela del corretto andamento della spesa pubblica erogata dalla Regione. Il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao e il colonnello Vincenzo Di Rella lo hanno presentato al comitato di attuazione. In base all’accordo, la Regione si impegna a fornire annualmente alle Fiamme gialle la banca dati, distinta per Province, dei beneficiari dei finanziamenti comunitari per la programmazione 2014-2020. Provvederà, poi, a segnalare tempestivamente alla Guardia di finanza “i fatti e le condotte che possono configurare violazioni tributarie, i possibili profili di rilievo penale e gli illeciti di natura economica e finanziaria in danno della spesa pubblica e del corretto andamento della pubblica amministrazione”. Il vicepresidente Armao ha precisato che entro questa settimana sarà emanata la circolare applicativa del protocollo a tutti i dipartimenti regionali e che saranno immediatamente avviate le necessarie attività formative. La Guardia di Finanza-Comando regionale della Sicilia, dal canto suo, comunicherà alla Regione l’avvio di ispezioni e verifiche nei confronti dei destinatari dei fondi pubblici. In caso di irregolarità amministrative, il Comando provinciale interessato informerà la Regione e in particolare l’Autorità di Audit per i programmi cofinanziati e la Ragioneria generale, in caso di acquisti della Cuc Centrale unica di committenza, specificando le disposizioni violate, la natura e l’entità della spesa, il momento o il periodo in cui è stata commessa l’infrazione e le possibilità di recupero.

(ANSA)


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