PALERMO – Sfidano la crisi economica e raddoppiano negli spazi. Una gioielleria molto più grande per Palumbo & Gigante, rispetto a quella che fa già capolino al civico 13 di via Libertà dal 2002, con tre corner dedicati a grandissimi marchi internazionali dell’orologeria, come Cartier, Patek Philippe e Omega. Cinque vetrine su strada, adesso, che racchiudono un grande open space interno dedicato al mondo dei gioielli, degli orologi e dei regali. Legno e pelle, manifatture artigianali, sono il lusso che traspare oltre l’alta gioielleria in vendita.
In una via Libertà fantasma, in cui storiche insegne hanno ceduto il passo a nuove generazioni di franchising, Palumbo & Gigante resiste e investe nel capoluogo. “La famiglia è il motore di crescita di questo sviluppo – spiega Nicasio Gigante, titolare della gioielleria presente anche a Termini Imerese da oltre un secolo -. La nostra tradizione familiare ci ha supportato, insieme ad un cambio generazionale positivo. I miei figli, infatti, dopo un apprendistato all’estero e un’oculata specializzazione hanno seguito le orme di famiglia, ormai alla quarta generazione”.
Una nuova gioielleria che rassomiglia nel design a quelle europee, dove i protagonisti sono i gioielli ospitati all’interno di grandi totem. “Crediamo che il lusso necessiti di ambienti consoni – prosegue Gigante -. Per questo, seguiti passo passo da mia figlia Giovanna, gli architetti Riva e Castellana hanno messo a punto un progetto dal respiro europeo, dove il design la fa da padrone insieme alla cura di ogni dettaglio. In quattordici anni ci siamo fatti conoscere sul territorio, quindi ciò che ci auguriamo è che l’azienda, da oggi con dimensioni più importanti, possa avere uno sviluppo sempre più in crescita”.
Un raddoppio di spazio che potrebbe portare nuovo lavoro in città, ma non solo. “Non abbiamo mai smesso di progettare il futuro – precisa Giovanna, una dei due figli di Nicasio Gigante -. Lo stimolo è dato dalla generazione futura. Noi figli abbiamo fatto questo lavoro senza imposizione, con una profonda passione. Guardare solo al nostro territorio è limitativo. Oggi sono una donna che guarda al domani con preoccupazione, non vivo blindata senza accorgermi di ciò che ci capita intorno. Solo che se si vuole fare impresa bisogna guardare avanti. E, oggi, l’investimento in ambito siciliano è la base futura per la creazione di un’azienda anche all’estero”.