CATANIA – Una martirio urbanistico che si trascina praticamente dal secondo dopoguerra. La storia è arcinota. Ogni tanto rispolverata con una ripassata cronologica che ne evidenzia errori, spessi strati di indifferenza ma anche inerzia politica. Fino agli ultimi sviluppi con schermaglie a colpi di carte bollate.
Richiesta bipartisan
La vicenda di Corso Martiri della Libertà, cicatrice mai sanata della città e questione da differire come la peste per la maggior parte delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso dei decenni, (ri)approda in consiglio comunale.
Una convocazione di seduta straordinaria proposta dai pentastellati Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio ma sottoscritta anche dai consiglieri comunali di (quasi) ogni forza partitica. Dodici in tutto, alla fine, le firme che sono state apposte alla richiesta.
Lo stallo del Pug (il vecchio Prg) al momento pare essere l’ultimo e decisivo tassello mancante per poter riprendere in mano l’iter urbanistico. Le linee guida del Piano sarebbero pronte ma si attende l’annuncio ufficiale da parte della giunta comunale.
Eppure non è solo una questione di atti amministrativi.
Diffide e Tar
Più recentemente, siamo a inizio 2024, il primo cittadino Trantino aveva diffidato i proprietari dei terreni a far sapere che intenzioni avessero a proposito di quegli obblighi di intervento legati alla convenzione firmata nel 2012.
Poco prima il Tar che aveva bloccato quella gara per il parcheggio a più piani di Piazza della Repubblica (su ricorso dell’Associazione nazionale costruttori edili) per via di un ribasso d’asta giudicato eccessivo col quale i “Colombrita-Consorzio stabile progettisti e costruttori” si erano aggiudicati la gara.
“Confronto non più rinviabile”
“L’abbandono del quartiere San Berillo, e delle aree limitrofe, costituisce una ferita ancora aperta – spiega il consigliere Graziano Bonaccorsi -. Ferita mai rimarginata a causa di una serie di contenziosi tra i privati (proprietari delle aree interessate) e il Comune di Catania, che da decenni non è capace di definire un percorso di riqualificazione e realizzazione di interventi risolutivi.
Il Comune ha prorogato i termini per la realizzazione delle opere di urbanizzazione ai privati titolari delle aree, stabilendo che le opere di urbanizzazione, fra cui il parcheggio multipiano interrato di piazza della Repubblica, dovranno essere ultimate “entro cinque anni dall’approvazione dei relativi progetti da parte dell’Amministrazione comunale e dalla loro successiva messa a base della procedura di evidenza pubblica”.
Prosegue Bonaccorsi: “L’assenza di un moderno Prg, oggi Pug, e l’immobilismo nel determinare strategie e percorsi concreti per la riqualificazione del tessuto urbano sono le vere cause del degrado delle aree. Non è più rinviabile un confronto con il Senato cittadino per comprendere gli esiti dell’interlocuzione con i privati e le azioni che l’amministrazione intende porre in essere per risolvere le molteplici criticità di San Berillo”.
Botta e risposta
Intanto, nelle scorse ore si è compiuto uno scontro tutto social tra l’ex sindaco Enzo Bianco ed il primo cittadino Enrico Trantino.
Il primo aveva scritto: “In consiglio comunale si parlerà del mancato completamento dei lavori di riqualificazione di corso dei Martiri della Libertà. Un’iniziativa che, nonostante il gravissimo ritardo, bisogna accogliere con favore. Purtroppo però non è partita né dal sindaco né dai componenti dell’amministrazione comunale.
Si dovrà capire perché, dopo la convenzione con i privati, da me sottoscritta, che mise fine a 60 anni di liti, e i lavori di riqualificazione iniziati sempre dalla mia amministrazione nel maggio 2018, le amministrazioni di destra non siano state capaci di fare, in oltre sei anni, nessun passo avanti”.
A stretto giro di commento è arrivata la risposta del sindaco: “Tu sei troppo avanti. Sei riuscito a firmare la convenzione, datata 16.11.2012, sebbene sia diventato sindaco nel 2013. Tralascio il resto (perché non è questa la sede), se non ricordare che i lavori di riqualificazione non li fece nel 2018 la tua amministrazione, ma i privati proprietari delle aree a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Vorrei non continuare, dato che da quel 2018 stiamo ancora scontando i postumi del dissesto”.
Se ne riparlerà in consiglio, il presidente Seby Anastasi nelle prossime ore comunicherà la data di convocazione.