TRAPANI – Pareggiare in casa con l’ultima in classifica non può essere un risultato positivo, soprattutto se per l’ennesima volta il Trapani manca l’aggancio alla zona playoff proprio quando tutto sembrava andare a favore dei granata. Eppure la rimonta da 0-2 a 2-2 contro il Como non lascia l’amaro in bocca a Serse Cosmi, che può sorridere per la caparbietà dei suoi uomini: “Diciamo che la partita è stata abbastanza equilibrata. Il Como è andato in vantaggio alla prima volta in cui si è presentato in area. Bisogna anche dare merito a Ghezzal per il lancio che ha fatto in occasione del secondo gol, oltre che a Ganz”.
Tanto per cambiare, il Trapani è stato penalizzato dagli infortuni. In corso d’opera, infatti, Cosmi s’è ritrovato con un Coronado zoppicante: “Ha subito una botta ad inizio gara, eppure è andato avanti per tutto il primo tempo. Nella ripresa ha avuto un problema alla caviglia e ci siamo ritrovati sotto e senza due giocatori importanti. C’erano i presupposti per soccombere, invece abbiamo dato tutto quel che potevamo dare. Il gol di Montalto ci ha messo in una situazione di maggiore fiducia e loro non potevano reggere quel ritmo, alla fine eravamo padroni di ogni palla. La punizione di Scozzarella ha risolto ogni patema e anzi De Cenco poteva portarci in vantaggio”. Oltre a Coronado, Cosmi ha dovuto rinunciare nuovamente a Barillà a partita in corso: “Due giocatori così, in una partita come questa, potevano dare un gran contributo. Peccato”.
Le riserve, per fortuna del Trapani, hanno saputo farsi trovare pronte. Su tutti Nizzetto, che per i tifosi granata non è certo una sorpresa, ma anche gli altri nuovi innesti: “Nizzetto ha fatto una partita di grande temperamento, ha messo cuore nei contrasti. Petkovic ha confermato di essere un giocatore molto tecnico, ma deve migliorare sotto l’aspetto nervoso. De Cenco non è una sorpresa, sa lottare e ha struttura fisica. Ovvio però che il pareggio ci faccia vedere tutto in chiave positivo”. Proprio sugli ultimi arrivi, Cosmi chiude la propria conferenza stampa: “C’erano squadre che avevano bisogno di essere rivoluzionate e altre no. Noi dovevamo completare la rosa e l’abbiamo fatto”.