Costi & Leo, cortometraggio convincente sulla diversità - Live Sicilia

Costi & Leo, cortometraggio convincente sulla diversità

Proiettato in prima visione all'anfiteatro di Pollina
LA RECENSIONE
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PALERMO – Guardando il cortometraggio Costi & Leo con la regia di Guglielmo Brancato – proiettato in prima visione assoluta lo scorso 16 luglio all’anfiteatro di Pollina – due sono i fili che compongono la trama tessuta dalla solida sceneggiatura di Cecilia Minutoli. Uno, è la cecità della bambina protagonista, Costi, che tuttavia non è tenebra bensì l’illuminante consapevolezza che ciò che ci circonda può non solo essere visto ma anche (tattilmente) toccato; l’altro è il mare che si concede alla febbrile curiosità di Costi con la magia dei suoi suoni.

Le origini del film

La pellicola, nata da un progetto promosso dal Miur (il vecchio ministero della Pubblica Istruzione), ha visto la felice sinergia tra una scuola privata (l’Istituto Minutoli), che rispecchia il modello virtuoso di una istruzione non privatistica ma che si misura nel sociale, e le numerose e appassionate energie della scuola pubblica (Liceo Galileo Galilei, Circolo Didattico Alcide De Gasperi e Conservatorio di musica Artuto Toscanini di Ribera), quando non vengono imbrigliate nelle pastoie ministeriali e burocratiche. Frutto di una serie di laboratori creativi nei quali gli studenti hanno potuto sperimentare i rischi ma anche le potenzialità di un linguaggio espressivo, come quello delle immagini in una società fortemente iconica come la nostra, il film si è avvalso della collaborazione e dell’impegno degli studenti e degli insegnanti degli Istituti coinvolti.

Attori esordienti e sorprendenti

Ne è scaturito un prodotto cinematografico convincente, che tratta il tema della diversità, così cruciale per la formazione delle nuove generazioni, con delicata naturalezza – la stessa mostrata da Leo, il compagno di giochi di Costi – in cui la differente normalità (perché di ciò si tratta) della bambina non si riduce mai a sofferta limitazione nella scoperta del mondo. Recitato da sorprendenti attori esordienti – se si eccettua Cecilia Minutoli già al suo debutto cinematografico con la pellicola Semaforo rosso che il prossimo autunno verrà proiettato a Los Angeles – il film può avvalersi di un’avvolgente colonna sonora del maestro Salvatore Sciarratta, studente dell’Istituto Toscanini, ed eseguita da alcuni ragazzi dello stesso Istituto accompagnati, in uno dei brani, dal coro di voci bianche diretto da Gaetano Montalto della Fondazione Arnone.


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