PALERMO- In queste ore le pagine social di LiveSicilia.it si stanno riempiendo di solidarietà e di affetto per Gianni Lupo, l’avvocato palermitano che ha contratto il Covid in forma grave e che sta lottando nella terapia semi-intensiva dell’ospedale ‘Cervello’. E’ un grido dell’anima. Quando il Coronavirus prende le sembianze di qualcuno che conosciamo, di qualcuno che è ravvisabile, uscendo dall’anonimato dei numeri, la pena si rivela nella sua interezza. Tanti hanno scritto sulla nostra bacheca Facebook: “Forza Gianni”. Un incitamento che facciamo nostro, rivolto all’avvocato, alla sua famiglia e a tutti i sofferenti.
Il dolore degli avvocati
Oggi gli avvocati sono come tramortiti. Al telefono, avverti voci affannose e impastate di preoccupazione. E’ un buon segnale, nel dramma. Vuol dire che la comunità forense sa stringersi e proteggersi, nel momento difficile. Anche in questo caso vale quello che vale per tutti: sappiamo che c’è una pandemia e che è terribile. Ma, quando la guerra bussa alla porta di casa, non è più una notizia dal campo di battaglia, diventa tragedia concreta.
“Vacciniamo la giustizia”
Il presidente dell’Ordine di Palermo, l’avvocato Giovanni Immordino, dice: “Abbiamo chiesto con due delibere di essere inseriti tra le categorie per la vaccinazione tempestiva, proprio in considerazione del servizio che svolgiamo per garantire i diritti dei nostri assistiti. Andiamo in tribunale, ci muoviamo, abbiamo contatti con il pubblico. I colleghi sono molto responsabili e molto prudenti. La vicenda dell’avvocato Lupo ci colpisce. Lo conosciamo tutti, un collega compito e bravo con un grande senso della missione dell’avvocatura. Ci conosciamo tutti”. Il segretario dell’Ordine, l’avvocato Antonello Armetta, ha scritto sulla sua pagina Facebook, commentando l’articolo di LiveSicilia.it: “Non deve essere un pretesto, ma gli Avvocati e tutte le categorie a stretto contatto col pubblico vanno vaccinati. È necessaria una valutazione che tenga conto, dopo i soggetti a rischio, anche delle categorie. Adesso il nostro pensiero va all’avvocato Lupo, stimato collega che quotidianamente, da sempre, vive il Tribunale e che vogliamo rivedere lì, dove lo abbiamo sempre visto. Forza Avvocato, siamo tutti con lei!”. Anche l’avvocato Giuseppe Di Stefano, presidente dell’Unione degli ordini forensi della Sicilia ha chiesto protezione per tutto il mondo della giustizia.
“Al lavoro con due mascherine”
Si è mossa, non ultima, la Camera Penale di Palermo con documenti e richieste. Racconta il vicepresidente, l’avvocato Fabio Massimo Bognanni: “Io vado in giro con due mascherine, ormai, la chirurgica e la Ffp2. E’ vero, noi andiamo ovunque e quindi siamo in pericolo. Vorremmo che fosse protetto l’intero universo della giustizia, senza dimenticare i detenuti che vivono in una condizione di fragilità”.
“Mio marito, un lavoratore”
Nel frattempo, la famiglia dell’avvocato Lupo sta vivendo ore comuni a tanti, purtroppo, in un clima di angoscia e di attesa. La signora Sara Leone, moglie del legale ricoverato, ha raccontato la storia di una passione: “Mio marito è avvocato nell’anima, un grande lavoratore, sempre allo studio e in tribunale. E’ un uomo che si impegna con onestà e con sensibilità, come tanti suoi colleghi. Per me non è giusto che gli avvocati non siano protetti: devono essere vaccinati”.