Questa non è, purtroppo, una barzelletta, ma una storia vera. Che vede due protagonisti. Un bravo e sensibile medico morto di Covid, nonostante il vaccino, il dottore Leonardo Ditta. E l’europarlamentare leghista, Francesca Donato, nota per le sue posizioni in merito. E, quasi sempre, per il modo con cui le porge.
Il tweet che ferisce
In un tweet che si commenta da sé, a corredo di un articolo di Qds.it, l’onorevole Donato scrive: “Castelvetrano, medico morto di Covid, era vaccinato con doppia dose (la dichiarazione finale della famiglia risulta credibile quanto una barzelletta)”. La ‘barzelletta’, citata dall’europarlamentare, sarebbe l’invito dei familiari a vaccinarsi. Una posizione responsabile e corretta. Il vaccino, lo dimostrano i fatti, rappresenta la salvezza contro il Covid. Chi dice il contrario, non sa di cosa parla. Ma è proprio il termine ‘barzelletta’, a prescindere da ogni altra considerazione, che rende quel tweet perfino difficile da commentare, qualcosa che ferisce i familiari e noi tutti. Chi ha voglia di ridere davanti a una tragedia simile?
La risposta della figlia
Anna Ditta, giornalista di Tpi, che è la figlia del dottore Leonardo, ha risposto con un altro tweet di nobile e amorevole indignazione: “Salve, sono la figlia del dott. Ditta. Non si vergogna di speculare in questo modo su un morto? Invece di criticare la nostra credibilità dovrebbe pensare ad avere un minimo di pudore e rispetto”. Parole che sottoscriviamo in toto e che dovrebbero insegnare un po’ di decenza. I morti lasciamoli stare, specialmente se citati a sproposito, perché non c’entrano niente con le miserie dei vivi.