Covid e il timore della quarta ondata: i dossier sul tavolo di Razza

Covid e il timore di una quarta ondata: tutti i dossier di Razza

Commenti

    Spero per l’assessore che non si faccia abbindolare dalla narrazione. La vulgata dei vaccini come panacea per l’emergenza covid sta manifestando tutti i suoi punti deboli complice un governo che non ha saputo indirizzarli sulle vere categorie a rischio ed invece li ha proposti come soluzione a 360 dell’emergenza. Forse la risposta a questa ricerca insensata della panacea vaccinale sta nel rifiuto nel rivedere il profilo di investimenti a lungo termine nel settore sanitario dove 30 anni da tagli hanno prodotto una incapacità palese a rispondere alle emergenze. Il governo Draghi impedito dai vincoli europei a rivedere gli scarsi investimenti di lungo respiro nella sanità è costretto a rincorrere scorciatoie se non a raccontare mezze verità dalle gambe corte.

    Dopo queste elucubrazioni condotte con maestria e meticolosità, aspetto il commento all’articolo al di là del fatto che “Spero per l’assessore che non si faccia abbindolare dalla narrazione.”.

    Ciao Affio, spero che l’assessore abbia i soldi per aumentare la disponibilità di medici, infermieri, paramedici e servizi sanitari. Il tutto alla luce di quanto sta succedendo a livello Italia e nel mondo. Chiunque oggi tenti di governare ha difficoltà legate alla mancanza di pecunia. Il sistema offre il vaccino, ma non è così. E’ il mio parere, ovviamente.

    Perchè non va a cercarsi un lavoro?

    visto le zone rosse qua e la, vista la variante DELTA (indiana) presupponendo altre varianti ancora sconosciute, vista la noncuranza delle persone a cercare di interagire il meno possibile ed evitare assembramenti, la QUARTA ONDATA ci sarà senz’altro e con questo virus dovremo conviverci ancora per altri anni.

    Sai cosa ce ne facciamo dei dossier di Razza?

    Troppi sbandamenti, negligenze e collusioni nel settore sanità come in quello dei rifiuti, si continuano a scaricare sulle spalle dei cittadini. Dobbiamo cambiare questo modo suicida di amministrare la regione e il comune. Chi è investito dalla volontà popolare per governare, ha il dovere di farlo in maniera aperta e trasparente, costruendo un dialogo con la comunità e condividendone le scelte.

    Non bisogna conoscere moralità per ripescare certe figurine

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