PALERMO – “Se il segretario Renzi non vuole che il Pd siciliano deflagri rimetta Antonello Cracolici in lista per le elezioni europee, facendo rispettare la decisione presa dalla direzione regionale del partito.L’imposizione di Lumia, al di fuori delle regole del deliberato degli organi dirigenti, è un atto di arroganza tipicamente mafiosa che il nuovo Pd che stiamo costruendo non può accettare. Singoli uomini e spregiudicati capi corrente non possono assumere importanti scelte alle spalle del partito e in spregio al deliberato dell’organismo regionale preposto”. Lo dice in una nota il deputato siciliano del Pd Francesco Ribaudo, all’indomani della direzione nazionale del partito democratico che a sorpresa ha depennato la candidatura del deputato all’Ars Antonello Cracolici nella circoscrizione Sicilia-Sardegna.
I cracoliciani, insomma, non mollano. Oltre a Ribaudo, anche Magda Culotta oggi ha parlato in merito alla direzione di ieri: “Sono assurde le dichiarazioni fatte dal Presidente della Regione che ha denigrato persone e storie personali. La cosa che mi riesce più difficile accettare – aggiunge la giovane deputata – è che fra i registi delle operazioni degli ultimi giorni c’era anche un mio compagno di partito, membro della segreteria nazionale che, se da un lato ha lavorato per unire e sanare il Pd regionale al momento del congresso, dall’altro ha lavorato per minare le fondamenta sulle quali voleva costruire. Sento di fare un plauso al segretario regionale Fausto Raciti che sta dimostrando di tenere la barra dritta alla ricerca di una vera ricomposizione del Partito Democratico in Sicilia”.
Intanto, Cracolici ha inviato un sms a sostenitori e simpatizzanti: “Non ci fermeranno”, recita il messaggio, che dà appuntamento alle 17 di domani in un hotel palermitano.
