Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha chiesto, con una lettera al presidente della commissione Luigi Berlinguer, l’intervento dei garanti del Pd dopo la lettera di deputati nazionali e regionali contro l’ipotesi di candidatura del senatore Mirello Crisafulli a sindaco di Enna “per rapporti – scrivono nella lettera gli esponenti democratici – non episodici con il boss di Cosa Nostra Raffaele Bevilacqua” come risulta anche da indagini della magistratura. Il 15 aprile quattro parlamentari democratici (Della Seta, Ferrante, Lumia e Realacci) e due esponenti ecologisti del Pd siciliano (Giuseppe Arnone e Angelo Lomaglio) hanno scritto a Bersani per denunciare l’eventuale candidatura di Crisafulli alle comunali di Enna, a fine maggio, come “una scelta in totale, irriducibile contrasto con ciò che il Pd deve essere ed é nato per essere, un grande partito popolare e progressista impegnato, in via prioritaria, per la legalità e contro le mafie”. La candidatura di Crisafulli, incalzano gli esponenti Pd, “sarebbe un’offesa alla memoria di quanti, da Pio La Torre a Piersanti Mattarella, hanno pagato con la vita la lotta alle mafie”. Il giorno dopo, come datato nella lettera, il leader Pd si é rivolto al presidente della commissione nazionale di Garanzia Luigi Berlinguer per chiedere se la commissione “ritiene che sussistano elementi giudiziari o di altra natura che, in base allo Statuto e al Codice Etico del Pd, richiedano un intervento del segretario nazionale o degli organi nazionali del partito diretto ad impedire la candidatura ad una carica istituzionale” di Crisafulli. In caso non sussistano elementi, Bersani chiede alla commissione di esprimere “una valutazione sulla scelta” degli esponenti Pd di scrivere una lettera aperta con “rilievi di estrema gravità”. Bersani sollecita Berlinguer a esaminare la questione nei tempi più rapidi possibili “data la delicatezza delle questioni sollevate”.
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