Crisi Ansaldo Breda, il Pd:| "Preoccupati per i lavoratori" - Live Sicilia

Crisi Ansaldo Breda, il Pd:| “Preoccupati per i lavoratori”

"È indispensabile e urgente - dicono Carmelo Miceli, Segretario provinciale Pd, e Eduardo Cammiller, Responsabile provinciale Infrastrutture e Trasporti - che i vertici di Finmeccanica e Ansaldo Breda dichiarino quali sono le loro reali intenzioni sullo stabilimento di Carini".

la vertenza
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CARINI (PALERMO) – “Lo scorso 21 luglio si è tenuto un incontro presso lo stabilimento ”Ansaldo Breda” di Carini tra il segretario provinciale del Pd di Palermo, Carmelo Miceli, il segretario regionale Fausto Raciti, le sigle sindacali e i lavoratori dello stabilimento”. Questo quanto si legge in una nota del Pd palermitano.

“All’esito dell’incontro, la segreteria Provinciale e regionale del Partito Democratico – si legge nella nota – fanno proprie le preoccupazioni sul futuro dello stabilimento, alla luce dell’imminente piano industriale di Finmeccanica, che dovrebbe essere presentato in autunno”.

“È indispensabile e urgente – dicono Carmelo Miceli, Segretario provinciale Pd, e Eduardo Cammiller, Responsabile provinciale Infrastrutture e Trasporti – che i vertici di Finmeccanica e Ansaldo Breda dichiarino quali sono le loro reali intenzioni sullo stabilimento di Carini, presentando immediatamente un piano industriale che preveda investimenti e carichi di lavoro anche per Carini. A fronte delle garanzie offerte sulla parola dai vertici aziendali circa il coinvolgimento dello stabilimento di Carini nel piano di rilancio, i lavoratori hanno diritto di sapere quali sono le ragioni per cui, ancora oggi, mentre negli altri tre stabilimenti italiani del gruppo le commesse sono tante da rendere necessarie nuove assunzioni o esternalizzazioni a terzi del lavoro, nel solo stabilimento di Carini viene dichiarata una situazione di crisi e continua lo stato di cass aintegrazione deo lavoratori. Ciò che chiediamo è che i vertici di Ansaldo Breda e Finmeccanica riconoscano ai lavoratori dello stabilimento di Carini la stessa dignità e gli stessi diritti dei lavoratori degli altri stabilimenti, creando da subito le condizioni per una più equa distribuzione di carichi di lavoro all’interno del gruppo, così da impedire che, nella ventilata ipotesi di cessioni dell’azienda a privati, quest’ultimi siano indotti a considerare lo stabilimento siciliano come un inutile e pesante fardello del quale disfarsi il prima possibile”.

 

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