PALERMO – L’ultima trovata è sempre la stessa. Una scelta temporanea. Una pezza sull’ennesima falla del governo. Rosario Crocetta – stando a quanto rivela oggi il quotidiano La Repubblica – ha nominato Mariella Lo Bello assessore ad interim alle Attività produttive, assessorato vacante ormai da quasi due mesi, dopo l’addio di Linda Vancheri.
Il presidente ha scelto in autonomia. E stamattina la notizia ha colto di sorpresa persino i leader della sua maggioranza. Che hanno cercato conferme direttamente a Palazzo d’Orleans. Il governatore avrebbe giustificato la sua scelta con la necessità di dare una guida a un assessorato che lui, che aveva assunto l’interim, non era più in grado di gestire.
In realtà, dietro alla scelta di Crocetta, ci sono anche ragioni di opportunità. Quelle, cioè, legate alle pesanti e inquietanti accuse lanciate da Marco Venturi e Alfonso Cicero sulle presunte “richieste inaccettabili” del governatore al presidente dell’Irsap. Un ente, è bene ricordarlo, controllato proprio dalle Attività produttive, in mano a Crocetta fino alla nomina della Lo Bello.
Non che cambi molto, in realtà, visto che l’assessore alla Formazione è, oggi, tra i componenti della giunta, quello maggiormente fedele al governatore. Così fedele da aver ricoperto, tra un assessorato e l’altro, persino il ruolo di segretaria particolare di Crocetta.
Intanto, ecco l’interim alle Attività produttive, per l’assessore che è già assai impegnata nel confuso e disastrato settore della Formazione. Una scelta divenuta quasi obbligata dopo le frasi durissime di Cicero e Venturi. Un “caso” che ne ricorda un altro. Crocetta, infatti, è costretto a lasciare l’interim, così come aveva fatto alla Sanità, dopo accuse che avevano gettato ombre pesanti sull’operato del governatore. Fu più breve l’interim governativo alla Sanità, ma certamente – come ha richiesto a gran voce questo giornale – il mantenimento di Crocetta al vertice dell’assessorato di Piazza Ziino strideva con le notizie sulle intercettazioni (non quelle “fantasma”) che hanno svelato un sistema di “relazioni pericolose” tra il presidente e alcuni medici amici che si sarebbero interessati persino alle nomine dei vertici delle aziende sanitarie. Amici del presidente finiti in carcere (è il caso di Matteo Tutino) o nel registro degli indagati (il manager Giacomo Sampieri).
Alle Attività produttive, nuovo capitolo. Il presidente decide di non decidere, anche stavolta. Dopo l’annunciata designazione dell’”uomo-chiave” per la giunta, cioè Antonio Fiumefreddo, il governatore ha ciscischiato tra aperture a rimpasti più o meno ampi e più o meno politici. Ma finora non è passato dalle parole ai fatti. Lasciando quell’assessorato in un limbo ben descritto, ad esempio, dall’associazione dei costruttori siciliani: “Si sta assistendo a un rallentamento che grava sulle spalle delle imprese e dei cittadini”. Un rallentamento che il presidente prova a evitare con la nomina della fedelissima, buona per tutte le stagioni. Un passo intermedio, prima del nuovo assessore, ha assicurato Crocetta agli alleati. E il “nuovo assessore” sarà il quarto alle Attività produttive nel giro di pochi mesi, dopo appunto la Vancheri e i due interim di governatore e vice.
Una decisione, quella della nomina di Mariella Lo Bello, che il presidente comunicherà ufficialmente oggi agli altri assessori, nella giunta convocata per le 14. All’ordine del giorno anche la sostituzione di Alfonso Cicero, il grande accusatore. Che ha “accelerato” la fuga di Crocetta dalle Attività produttive. Spingendolo all’ultima trovata. Che a pensarci bene, è sempre la stessa.
