PALERMO – “Un accordo strutturale in materia di entrate tra Stato e Regione, dal valore complessivo di un miliardo e 685 mila euro all’anno, che contiene molto più del riconoscimento dei 500 milioni di euro”. Il governatore Rosario Crocetta commenta il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge sugli enti locali. “Un’intesa storica”, secondo il presidente della Regione, che consentirà alla Sicilia “di non vivere più di contributi statali, ma di entrate proprie. D’ora in poi la Regione agirà sul rispetto del patto stabilità, ma in base al criterio dell’equilibrio tra entrate e uscite, e cioè su pareggio di bilancio”. Secondo Crocetta, non si tratta “del via libera a spese incontrollate o agli sprechi di sempre”, ma è l’occasione per attuare “una politica di riqualificazione della spesa”.
Grazie all’accordo con lo Stato, la Sicilia avrà già per il 2016 circa 750 milioni di fondi in più che, spiega Crocetta, serviranno “per lo sviluppo, gli investimenti, il sostegno alle imprese, per politiche di inclusione sociale”. E per il futuro, il governatore punta ad anticipare uno dei cavalli di battaglia del Movimento cinque stelle: “Vedremo di trovare un modo per introdurre in via amministrativa il reddito di cittadinanza”.
“Questo governo ha salvato la Sicilia. Lo ricordo a chi si vuole presentare alle prossime elezioni. I gufi parlavano di un fallimento che non c’è stato. E non credo che centro destra e grillini avrebbero consentito questo risanamento”. Impossibile, secondo il governatore, puntare a obiettivi diversi dal risanamento, in base alla situazione economica che la Sicilia stava attraversando tre anni fa. “E chi dice altro è falso e fa solo demagogia”.
“La nostra bravura è stata intraprendere un percorso che ci ha permesso di sedere con forza al tavolo delle trattative con il governo”, è l’opinione dell’assessore al Bilancio Alessandro Baccei. A cominciare dall’aver “evitato il default, riprendendo la Regione per i capelli”. Con questo accordo, spiega Baccei, la Sicilia avrà ogni anno un miliardo e 700 mila euro in più per “lo sviluppo, risorse che rappresentano un’iniezione non solo di liquidità, ma anche di fiducia. Il fatto di avere riportato in equilibrio i conti con un anno di anticipo – aggiunge -, permetterà alla Regione già da quest’anno di non avere il limite di spesa del patto di stabilità, che bloccava i trasferimenti a enti locali e regionali”. Enti per i quali è in arrivo una boccata d’ossigeno, spiega Baccaei, perché “potranno avere quanto gli spetta per il 2016, oltre ai residui dello scorso anno”.