PALERMO – Il presidente della Regione Rosario Crocetta è volato in Tunisia. Con lui, ecco Sami Ben Abdelaali, il componente dell’ufficio di gabinetto dell’assessore Dario Cartabellotta, e in passato membro del partito del dittatore tunisino Ben Alì.
Il dirigente esterno della Regione, che un anno e mezzo fa fu anche espulso dal consolato del paese Nordafricano a Palermo, infatti, svolge anche il ruolo di consigliere diplomatico di Rosario Crocetta. Intervistato da Livesicilia, tra le altre cose, spiegò che “le democrazie nel paese Arabo sono inefficaci” e che la sua presenza alla Regione si deve anche alla ventennale amicizia col presidente della Regione, e a quella con l’attuale ministro della Funzione pubblica Gianpiero D’Alia.
I motivi ufficiali della visita in Tunisia di Crocetta sono spiegati in una nota di Palazzo d’Orleans: “Il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta – si legge -, su invito del governo tunisino, parteciperà all’inaugurazione dell’Esposizione Internazionale dell’Agricoltura “SIAMAP” che si terrà a Tunisi dal 27 novembre al 1 dicembre, dove è prevista la partecipazione di diverse aziende delle eccellenze siciliane del settore agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura: All’interno di questa piattaforma di 15.000 mq parteciperanno oltre 30 Paesi esteri e 400 espositori, ed è prevista un’affluenza di circa 100.000 visitatori. La partecipazione del Presidente Crocetta rappresenta la volontà della Regione Siciliana di promuovere i rapporti di cooperazione e sviluppo con i Paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Mondo Arabo,in particolar modo con quelli coinvolti nella primavera araba, assumendo il ruolo di punto di rifermento e di sostegno delle aziende e degli imprenditori siciliani in questa Area, creando opportunità di partnership tra le aziende siciliane e i professionisti del settore. Durante la sua permanenza a Tunisi, il Presidente della Regione Siciliana incontrerà, oltre al nuovo ambasciatore dell’Italia in Tunisia, diversi esponenti del Governo Tunisino per ribadire la sua volontà a consolidare i rapporti di amicizia e fratellanza con il popolo tunisino e promuovere i rapporti di cooperazione tra la Regione Siciliana e la Tunisia”. Lo stesso governo, quello nordafricano, che decise l’espulsione dal consolato del consigliere diplomatico del presidente Crocetta.
