"Crocetta faccia come Obama: |dia una delega alla Trasparenza" - Live Sicilia

“Crocetta faccia come Obama: |dia una delega alla Trasparenza”

La proposta di KatanEconomie: "E' il momento che la Regione siciliana istituisca la delega presso l'assessorato alla Presidenza".

La proposta di KatanEconomie
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CATANIA – Etica e trasparenza alla Regione Siciliana: parte da Catania e dalla società civile la proposta di una delega ad hoc, sulla scia di quello che succede nell’America di Obama appena rieletto. L’onda lunga dell’entusiasmo per la partecipazione dei cittadini all’amministrazione della cosa pubblica vuole arrivare fino alla Presidenza siciliana, nelle mani del nuovo presidente Rosario Crocetta. A prendere carta e penna e chiedere esplicitamente questa figura è l’associazione catanese KataneEconomie: “E’ il momento – spiega a Live Sicilia il suo presidente Carlo Cittadino – che la Regione siciliana istituisca la delega presso l’assessorato alla Presidenza. Importiamo dagli Stati Uniti molte cose, ma non quelle più importanti come la trasparenza del personaggio pubblico e l’etica morale necessaria al suo ruolo. Noi proponiamo al presidente Crocetta di istituire una figura del genere, del tutto gratuita: non vogliamo aggravare le spese istituendo un incarico vero e proprio. Ci vuole un documento-guida per tutti gli amministratori, compresi i neoassessori regionali: una indicazione su quale comportamento devono avere nei confronti dei cittadini”.
Non solo: l’associazione propone di mettere nero su bianco, ed a disposizione di tutti, i curricula e le dichiarazioni dei redditi degli amministratori pubblici: “Chiediamo la pubblicazione online – continua Cittadino – anche del patrimonio, affichè chiunque possa sapere con chi ha a che fare. E’ una scommessa: è l’istituzione – osserva – a dover essere al servizio del cittadino, non il contrario”.
Nella lettera mandata a Crocetta, l’associazione chiede di “comunicare, promuovere e attuare con ogni mezzo disponibile i principi etici di giustizia sociale sui quali si basano la dignità dell’uomo ed il bene comune, e la cui enunciazione sistematica è contenuta nei documenti del Magistero Sociale della Chiesa”. Tra le proposte anche un “marchio specifico che caratterizzi n maniera esclusiva ed equivocabile” le organizzazioni del no-profit che promuovono questi principi.

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