Crocetta scioglie il Ciapi |"E' uno scandalo enorme" - Live Sicilia

Crocetta scioglie il Ciapi |”E’ uno scandalo enorme”

Elezioni Politiche, si riunisce la giunta Crocetta

Il governo approverà il ddl col quale verrà chiesto lo scioglimento del Ciapi. Poi, il governatore seguirà i dati del suo Megafono. Più tardi raggiungerà i fedelissimi in un hotel palermitano. "L'Udc ha commesso un errore", ha commentato a caldo il presidente.

TRA POLITICHE E REGIONE
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PALERMO – E la giunta giunse il giorno delle elezioni. Una scelta originale, quantomeno, quella del governo Crocetta, che si è riunito, nel bel mezzo del caos elettorale. Insomma, mentre fluiscono dati, numeri, proiezioni, gli assessori hanno lavorato al ddl col quale verrà chiesto lo scioglimento del Ciapi, l’ente di formazione finito nell’occhio del ciclone della Procura per le modalità di utilizzo dei Fondi europei destinati ai corsi. “Abbiamo deliberato in giunta – ha commentato il governatore – lo scioglimento del Ciapi, spero che l’Ars al più presto esamini il ddl. Quello del Ciapi è uno scandalo enorme, uno schifo anche se potremmo vedere ancora delle belle”. Il governo ha deciso anche di impugnare alcune norme della legge di stabilità del governo Monti.

Una giornata di fuoco, quindi, per il presidente della Regione Crocetta, sospeso tra l’attesa per i risultati del suo “Megafono”, le scelte del governo, e anche qualche impegno di natura personale fissato proprio per oggi. La giornata del voto.

La giunta è iniziata intorno alle 16, visto che il governatore ha dovuto ritardare un po’ il proprio arrivo a Palazzo d’Orleans proprio a causa di quelle incombenze private cui accennavamo. Quindi, quando arriveranno i primi voti “veri” e la situazione in Sicilia sarà maggiormente delineata, il governatore potrebbe raggiungere i suoi fedelissimi all’Nh hotel. Dopo i primi dati, il governatore s’è limitato a commentare, a caldo: “Se le cose andranno come pare, l’Udc ha commesso un errore. Avrebbe potuto replicare a livello nazionale quanto stiamo facendo in Sicilia”. Un commento-lampo, quando ancora tutto è sospeso, e quando non c’è traccia dei dati del “Megafono”. Il presidente scappa. L’attende una giunta di governo. Nel giorno più caldo della politica italiana.


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