PALERMO – Non solo Monterosso, Ingroia e Fiumefreddo. Dietro i nomi più noti, c’è un esercito. L’esercito di chi, in questi anni, ha ricoperto incarichi nel sottogoverno di Rosario Crocetta. Lì, tra le pieghe meno visibili della pubblica amministrazione, ecco amici e fedelissimi, sulle spalle di società e orgnismi pubblici. Sulla spalle, insomma, dei siciliani. E in molti casi impegnati in un girotondo che va avanti da anni, ormai. Esco di qua, e rientro di là. Dai parlamenti agli enti regionali, dagli uffici di gabinetto, alle spa che una volta erano “mangiasoldi” e che oggi sono il giardino in cui fioriscono o rifioriscono i fedelissimi del presidente.
Il ritorno di Michela
Il girotondo di Michela Stancheris, ad esempio, è iniziato a capo della segreteria particolare del presidente della Regione. Da lì, la nomina in giunta: assessore al Turismo, poi una breve parentesi allo Sportello per l’internazionalizzazione, quindi l’apparente “strappo” col presidente: “Politicamente e professionalmente mi sono completamente affrancata da Crocetta. Sono completamente libera”, aveva dichiarato la bergamasca. Che da pochi giorni, però, è nel consiglio di amministrazione della Soaco, la società di gestione dell’aeroporto di Comiso. Una designazione giunta dalla Sac, società quasi totalmente – in maniera diretta o indiretta – nelle mani del governo regionale.
Dall’Antimafia al sottogoverno
La vicenda “sicula” della bergamasca Michela iniziò in Europa, quando già collaborava col futuro governatore. In quegli anni, l’europarlamentare Sonia Alfano con Crocetta divise l’esperienza della commissione antimafia nel parlamento europeo. E così oggi il governatore, dopo aver resistito un paio alla volte alla tentazione di nominarla in giunta, ha optato per altri tipi di incarichi. Come quello, ad esempio, nel cda di Siciliacque, una poltrona da 27 mila euro lordi annui, ai quali Sonia Alfano ha aggiunto gli eventuali compensi come commissario di ben due Ato rifiuti: quello di Trapani (Belice 2) e quello di Enna.
Gela caput mundi
Quando non ha attinto alle sue precedenti vicende politiche, Crocetta si è limitato a pescare nella sua terra d’origine. E così, ecco saltare fuori un gelese a capo di quella che presto diventerà la più grossa e importante società partecipata della Regione siciliana: la Servizi ausiliari sicilia. Una azienda nata inizialmente dalla fusione di tre società come Multiservizi, Bioshera e Beni culturali spa, e alla quale presto verranno aggiunte le funzioni (e i dipendenti) che furono della discussa Società patrimonio immobiliare e di Sviluppo Italia Sicilia (quest’ultima già in liquidazione, la prima lanciata verso lo scioglimento). A capo di questo carro armato del settore delle partecipate, Crocetta ha inviato un revisore dei conti di Gela, Sergio Tufano: per lui, stando sempre ai dati ricavabili dal sito ufficiale della Regione, ecco un compenso da 35 mila euro lordi.
A proposito di Gela, uno dei membri ‘politici’ che il presidente ha inviato nella sezione consultiva del Cga è un ex assessore ed ex vicesindaco dell’allora sindaco e oggi governatore: Elisa Nuara. Il figlio di lei, Giancarlo Costa, oltre a far parte della segreteria tecnica del presidente è anche componente del cda dell’Ast, l’azienda dei trasporti alla quale Crocetta voleva “mettere le ali” e che alla fine è stata semplicemente messa nelle mani di un amico. Si tratta di Massimo Finocchiaro, a cui va un compenso da 35 mila euro lordi.
Tra gabinetti e società partecipate
Il gabinetto del presidente, poi, oggi – dopo i tanti, tumultuosi cambiamenti della prima parte di legislatura – è guidato da Giulio Guagliano. Nel corso di questi anni, il dirigente regionale ha ricoperto anche ruoli diversi: da quello di amministratore unico della Resais a quello di Commissario della provincia di Caltanissetta. Oggi, oltre a quello di alto consigliere del governatore, anche un incarico nel collegio sindacale di Irfis, la “mediobanca” regionale (compenso da 16 mila euro annui lordi). E lì, nell’azienda affidata da pochi mesi al nuovo presidente Alessandro Dagnino, dopo l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto l’ex “capo” Rosario Basile, trovi in qualità di vicepresidente Patrizia Monterosso, vero braccio destro di Crocetta, e nel consiglio di amministrazione Salvatore Parlato. Quest’ultimo per tanti mesi è stato un consulente personale di Crocetta. Oggi, oltre all’incarico da 30 mila euro lordi in Irfis, è arrivata la poltrona di assessore all’Economia nella giunta del sindaco di Catania, Enzo Bianco.
A proposito della Monterosso, per restare dentro il cerchio magico di Crocetta, ecco l’incarico di commissario dell’Aran (l’ente che si occupa dei contratti dei dipendenti regionali) affidato al marito del Segretario generale: Claudio Alongi per tanti anni è stato anche un “consulente-fisso” di alcune società regionali tra cui proprio la già citata Sas (e le vecchie aziende che hanno portato alla costituzione della nuova mega-società).
E per restare in tema di uffici di gabinetto, non sono pochi, tra chi ha composto gli uffici di staff del presidente, quelli che hanno ricoperto altri incarichi nelle aziende regionali. Nella società Seus, che gestisce il 118, ad esempio, da anni non si riesce a nominare un direttore generale, dopo l’addio polemico di Angelo Aliquò. Così, oggi il ruolo apicale è ricoperto da un ex gabinettista di Crocetta, Gaetano Montalbano, che porta a casa per questo incarico 32.400 euro lordi l’anno. Ha fatto parte degli uffici di staff del presidente anche Loredana Lauretta, finita anche all’interno del cda della Soietà patrimonio immobiliare con un compenso da 18 mila euro lordi. Mentre una fedelissima del presidente, all’interno del cda del Mercato Agroalimentare siciliano, Lucia Mancuso.
Le infornate non sono finite
Ma i fedelissimi che hanno legato il proprio destino a quello del governatore, sono anche al di fuori delle società partecipate. L’ex deputato regionale Francesco Calanna, è un “commissario straordinario” dell’Esa da anni, grazie a una decina di proroghe dell’incarico. Calanna è amministratore assai gradito al senatore Beppe Lumia. Mentre è assai vicina al vicepresidente Mariella Lo Bello – di cui è anche segretaria particolare – un altro ex inquilino di Sala d’Ercole: Maria Grazia Brandara, oggi commissario ad acta dell’Irsap, infatti, è stata una deputata regionale, in partiti vicini all’allora governatore Totò Cuffaro. Tutti legati, in maniera diretta o indiretta, alla rivoluzione di Crocetta. Per la quale è ormai scattato il conto alla rovescia. Il destino dei fedelissimi? Ogni storia – e ogni posizione – ovviamente avrà un destino differente. Ma non è finita qui. Crocetta negli ultimi mesi di legislatura, probabilmente si prepara a “piazzare” altri amici. A cominciare dall’Ircac, dove da mesi è pronta la nomina del proprio consulente personale, Sami Ben Abdelaali, per finire alla Sanità, dove il governatore – nonostante le disavventure di qualche manager gradito come Giacomo Sampieri o dell’ex primario Matteo Tutino – sembra sentire la necessità, a nove mesi dal “gong”, di cambiare ancora. Riparte il girotondo.