Sicilia, Dc fuori anche dal sottogoverno: 3 nomine rimaste al palo

Dc fuori anche dal sottogoverno, le nomine rimaste al palo

E manca ancora l'ultimo passaggio in Giunta per l'arrivo di Firenze all'Asp Palermo

PALERMO – Fuori dalla Giunta e ora anche dalle nomine di sottogoverno. Il via libera definitivo dell’Esecutivo Schifani ai vertici di Iacp, Consorzi universitari ed Enti parco conferma la linea dura adottata da Palazzo d’Orleans contro la Democrazia cristiana.

Linea dura contro la Dc

Lo scudocrociato, investito dalla tempesta giudiziaria nata dall’inchiesta della procura di Palermo, ha già assistito all’estromissione dalla squadra di governo i suoi due assessori, Nuccia Albano e Andrea Messina, e ora si vede sbarrare la strada anche nelle scelte per la guida degli enti controllati dalla Regione. L’elenco di nomi e cariche che a fine settembre aveva visto protagonista anche il partito di Totò Cuffaro, e che era stato confermato dalla commissione Affari istituzionali dell’Ars, è tornato in Giunta per il completamento dell’iter ma non sono mancate le sorprese.

Parco delle Madonie

Dalla lista finale ufficializzata da Palazzo d’Orleans con una nota al termine della Giunta saltano all’occhio alcune assenze importanti: su tutte quella del sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, che la Dc aveva suggerito per la guida del Parco delle Madonie. La situazione dell’ente non era neanche all’Ordine del giorno della seduta di Giunta.

Giuseppe Ferrarello
Giuseppe Ferrarello

Consorzio universitario di Agrigento

Stesso destino per Nenè Mangiacavallo, con un passato come sottosegretario al ministero della Salute ai tempi del governo D’Alema e indicato dalla Democrazia cristiana per la guida del Consorzio universitario Empedocle di Agrigento. La sua nomina rimane al momento “in sospeso”, come spiega il comunicato di Palazzo d’Orleans che però non cita espressamente Mangiacavallo.

Iacp Caltanissetta e Consorzio universitario di Trapani

Assente dall’elenco distribuito agli assessori nell’ultima Giunta anche il vertice dell’Istituto autonomo case popolari di Caltanissetta, assegnato inizialmente a Gero Valenza, segretario provinciale della Dc nel Nisseno. Resta in standby anche la nomina di Maria Pia Castiglione al Consorzio universitario di Trapani, che era avvenuta su indicazione di Noi moderati, altro partito coinvolto nell’inchiesta della procura di Palermo attraverso l’indagine sul suo coordinatore nazionale Saverio Romano.

Asp di Palermo, Alberto Firenze attende ancora

Nessuna notizia, infine, rispetto ad una nomina che era stata al centro di un lungo tira e molla: quella di Alberto Firenze a direttore generale dell’Asp di Palermo. La scelta di Firenze, sponsorizzata da diversi deputati di Forza Italia, è stata ratificata dalla prima commissione dell’Ars ai primi di novembre ma a distanza di quasi un mese l’iter non si è ancora concluso. Anche in questo caso manca l’ultimo passaggio formale in Giunta. La nomina di Firenze all’Asp di Palermo non era all’Ordine del giorno dell’ultima Giunta. L’Azienda sanitaria, intanto, continua ad essere guidata dal direttore sanitario Antonino Levita e dal direttore amministrativo Ignazio Del Campo.


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