Ponte sullo Stretto, Cuffaro: "Ho combattuto mille resistenze"

Cuffaro e il Ponte: “Da governatore ho combattuto mille resistenze”

Dopo l'ok del Senato

PALERMO – “Con la conversione in legge del decreto sul ponte sullo Stretto di Messina si pone fine ad un’attesa lunga 50 anni. L’opera porterà ricadute positive dal punto di vista economico, sociale e servirà a rilanciare il territorio. È dunque un’occasione di sviluppo per i siciliani”. Lo dice il segretario nazionale della Dc, Totò Cuffaro.

“Durante i lavori, ma anche dopo, ci sarà, infatti, un incremento dell’occupazione diretta e indiretta sia in Sicilia che in Calabria, un’intensificazione degli scambi tra imprese, una integrazione tra le diverse economie mediterranee che porteranno allo sviluppo del mercato del lavoro. La Sicilia – prosegue – diventerebbe un punto di riferimento al centro del Mediterraneo. Parallelamente, però, occorre rimodernare tutto il sistema ferroviario e viario, le autostrade e le strade statali e provinciali, concludendo nel più breve possibile i lavori laddove siano già presenti cantieri”.

“Quando ero presidente della Regione ho combattuto tra mille resistenze della politica e del mondo delle associazioni ambientaliste, affinchè potesse essere costruita un’infrastruttura così importante e di cui ne avrebbe beneficiato tutta l’Isola – conclude – Oggi, con soddisfazione, prendo atto che due grandi scelte del mio governo, ponte sullo Stretto e termovalorizzatori, prima ampiamente demonizzate, ora diventano importanti e indispensabili. Spiace constatare che si sono persi 15 anni”.


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